Marquez spiega il suo forte legame con la Honda, divenuto ancora più stretto durante il difficile 2020 caratterizzato dal brutto infortunio.
La vittoria ottenuta a Misano Adriatico, seppur facilitata dalla caduta di Francesco Bagnaia, testimonia ulteriormente i progressi di Marc Marquez. Pur non essendo ancora al 100% fisicamente, viaggia verso il completo recupero.
Il 2020 è stato un calvario con la frattura dell’omero destro, le tre operazioni e la lunga riabilitazione. Poi il rientro in MotoGP non è stato semplice, lo ha costretto ad essere paziente e a gestirsi. Col passare del tempo, però, i miglioramenti ci sono stati e lo spagnolo assomiglia sempre di più a quello che era nel periodo pre-infortunio.
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MotoGP, Marc Marquez felice di essere in Honda
Marquez nel 2020 aveva deciso di rinunciare al suo ricco stipendio, dato che di fatto aveva preso parte a un solo weekend di gara. Tuttavia, la Honda ha rifiutato di non versargli quanto dovuto.
Intervistato da El Pais, l’otto volte campione del mondo ha confermato di aver fatto quella richiesta alla casa di Tokio: «Sì. Se avessimo applicato il contratto, comunque avrebbero dovuto ridurre il mio stipendio dato che ho fatto solamente una gara. Mi sono sentito obbligato a fare quella conversazione. Ma mi hanno rispettato e gli sono molto grato».
Marquez ha un ottimo rapporto con la Honda, non a caso aveva firmato un rinnovo di contratto fino al 2024 e per adesso non pensa a futuri cambiamenti di team: «Ci sono molte persone che si chiedono perché io sia ancora in Honda, perché non ho cambiato squadra. Ma a una fabbrica e a un team non ti legano solo la moto e i soldi, c’è anche un legame sentimentale. Non è una sciocchezza. Per altri sei un numero, ma qui non mi sento un numero. Questo è difficile da trovare nella concorrenza».
Il trattamento umano, oltre che quello economico e tecnico, convince Marc a non pensare di correre per un altro marchio. Fino al 2024 sarà legato a HRC, poi vedremo se deciderà di mettersi alla prova su un’altra moto.