Mazepin non nasconde le proprie ambizioni e malgrado la cattiva fama di valigiato punta diretto ad una scuderia di peso.
A cinque gare dal termine Nikita Mazepin viaggia in penultima posizione nella generale piloti davanti al proprio compagno di squadra Mick Schumacher. E sebbene il punteggio sia pari a zero in entrambi i casi, il solo fatto di precedere il coccolato figlio di Michael, lo mette di buon umore.
Arrivato in F1 con la cattiva fama di essere un viziato, pieno di soldi e con poco talento, il russo ha dovuto faticare molto in questa sua campagna di debutto nella massima serie non un po’ per i suoi precedenti, ma anche e soprattutto per le sue intemperanze in piste e per lo scarso interesse a seguire le regole non scritte vigenti tra i corridori.
Respingendo il marchio da bad boy, il moscovita ha cercato di difendersi sostenendo di essere umano. “Compio degli errori, li analizzo e poi provo a fare meglio. Di certo non li commetto volontariamente”, ha dichiarato ad Auto Motor und Sport.
Stando alle sue parole interessato a rendere orgogliosa la Haas e il padre Dmitry che, oltre a finanziargli la carriera sta di fatto aiutando il team a restare in vita dopo le evidenti difficoltà economiche emerse durante il periodo pandemico più duro, il 22enne ha giustamente alzato l’asticella, sostenendo che dopo aver accettato a malincuore l’unico, poco competitivo, posto disponibile per il 2021, è giunto il tempo della svolta. Chissà, aggiungiamo noi, se mandando avanti il babbo a comprare una squadra, come ha fatto Stroll.
“Quando arrivi nel Circus non puoi sceglierti la macchina e per me contava solo esordire nella categoria. Spero dunque di contribuire alla crescita dell’equipe così da farmi chiamare da qualcuno più valido”, ha concluso con onestà.
Chiara Rainis
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