Quartararo ha grande ammirazione per Valentino Rossi e vorrebbe prendere qualcosa da lui, ma anche da Marquez e altri piloti della MotoGP.
Il 2021 è stato l’anno dell’incoronazione di Fabio Quartararo come numero 1 della MotoGP. Il suo titolo mondiale è stato assolutamente meritato, non ci sono dubbi.
Se arrivare sul gradino più alto della top class è stato difficile, ancora di più lo sarà confermarsi. Nel 2022 partirà da campione del mondo in carica e avrà maggiori pressioni addosso. Dovrà essere bravo a gestire la situazione e far vedere ulteriormente il suo valore.
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Quartararo tra passato, presente e futuro
Quartararo ha concesso una bella intervista a Massimo Calandri per il quotidiano La Repubblica. Ha raccontato tante cose, tra le quali anche il modo con cui è uscito dal difficile 2020: «Lo psicologo mi ha aiutato a credere di più in me stesso dopo la delusione dello scorso anno, quando pensavo di prendermi il mondiale e invece sono scomparso. Quando l’ho visto la prima volta, a dicembre, sono cambiato. Mi ha aiutato a trovare serenità e costanza».
Valentino Rossi è anche il suo idolo e ha avuto un ruolo importante nella sua decisione di diventare un pilota di motociclismo: «È tutto merito di Valentino se sono qui. Da piccolo ero grassottello, mamma mi ha fatto smettere con hamburger e patatine: “Fai un po’ di sport”. Ho scelto la moto. Un po’ perché ci correva già mio padre, ma soprattutto perché un giorno Rossi ha fatto una cosa incredibile. Nel 2005 quando ho visto come ha superato Gibernau a Jerez, mi è scattato dentro qualcosa. “Voglio essere un pilota e diventare un campione del mondo come lui”, ho giurato. Avevo 6 anni».
A Quartararo viene anche chiesto cosa ruberebbe a Rossi e risponde citando sia Valentino che altri piloti (ed ex) della MotoGP: «I titoli. Soprattutto il suo modo di essere. La sua popolarità, l’entusiasmo che continua a suscitare in tutto il mondo. E vorrei avere l’aggressività di Marquez, il modo con cui Pedrosa tira su la moto, l’eleganza di Lorenzo, il talento puro di Stoner. Però sono felice di essere Fabio Quartararo».