La MotoGP torna dove ha corso ad aprile. Quartararo ci arriva da campione, mentre Bagnaia vuole ribadire qualche concetto “perso” a Misano
Portimao, atto secondo. Per questo Gp dei Algarve, la MotoGP torna sulla pista portoghese già “frequentata” ad aprile e lo fa però già con una sentenza: con un Fabio Quartararo fresco campione, ma con ancora tanti temi da sviluppare.
Il francese della Yamaha in primavera aveva dato il suo secondo segnale, quello che aveva fatto capire che era lui l’uomo da battere. Ora torna a Portimao con il titolo in tasca, un animo libero da pressioni e tanta voglia di confermarsi il più forte. E di sicuro tutto questo lo rende favorito.
Occhio però che la concorrenza è forte. C’è infatti Pecco Bagnaia che è pronto al riscatto. La caduta di Misano ha fatto male, non dal punto di vista fisico ma da quello del morale. La vittoria era sua, e per giunta stava arrivando con autorità davanti a Marc Marquez. E invece la scelta errata della gomma anteriore lo ha penalizzato. In terra portoghese il pilota Ducati vuole non solo allungare in chiave secondo posto, ma vuole anche far capire che comunque è lui il pilota più forte di questa seconda parte di stagione.
Ad aprile una pole incredibile, ma una penalità lo aveva costretto a partire dietro. Ottima la rimonta, ma stavolta vuole che tutte le cose si incastrino perfettamente e vadano a disegnare un weekend dei suoi.
Chi sarà un osso duro anche a Portimao è Marquez, che a Misano ha fatto capire che forse i problemi fisici sono quasi finiti. E che con una Honda migliore può essere sempre lì davanti. Qui era rientrato ad aprile e aveva anche impressionato positivamente nelle libere. Ora vedremo di cosa sarà capace.
Così come ci si attende almeno uno squillo da Joan Mir su una pista che la Suzuki sembra digerire meglio di altre. Il calo della moto giapponese è stato evidente, ma lo spagnolo ex ormai campione del mondo deve almeno far intendere che non è stata una meteora. E il circuito portoghese può dargli quella spinta in più per farsi vedere.
Gli altri? Come sempre. Franco Morbidelli continuerà il suo percorso di crescita dopo l’infortunio, Andrea Dovizioso e Valentino Rossi invece navigheranno sempre nei bassifondi, ma con la speranza ormai al lumicino di trovare quelle risposte che non sono arrivate finora. Ma se per il secondo ormai l’agonia è al termine, per il primo è un bel problema, visto che con questo materiale avrà a che fare anche nel 2022.
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