Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, e il suo pilota Lewis Hamilton se la prendono con il compagno di squadra Valtteri Bottas
“Mi aspettavo una partenza diversa, naturalmente. Speravo che Valtteri scattasse meglio e che io potessi prendergli la scia”.
Le prime parole di Lewis Hamilton al termine del Gran Premio del Messico mettono sul banco degli imputati il suo compagno di squadra Valtteri Bottas. Che si era accomodato in pole position, davanti allo stesso campione del mondo, ma non è riuscito ad impedire il sorpasso all’esterno del rivale nella corsa al titolo, Max Verstappen.
Le accuse a Valtteri Bottas
“Mi sono ritrovato a fianco di Valtteri, e questo è stato positivo, poi ho coperto il mio lato della pista cercando di non far passare nessuno all’interno”, racconta il sette volte iridato. “Volevo tenere alle spalle le Red Bull che vedevo negli specchietti retrovisori. Pensavo che Valtteri avrebbe fatto lo stesso, invece ha lasciato la porta aperta a Max. Verstappen era in traiettoria, ha fatto un ottimo lavoro alla frenata della prima curva, mentre io ero all’interno con lo sporco e non avevo speranze”.
Ancora più dure sono state le critiche del team principal della Mercedes, Toto Wolff, che ha definito inaccettabile l’errore di Bottas. Con cui già se l’era presa in settimana, definendo il pilota in uscita dal suo team “non un fenomeno”.
“Non doveva succedere”, sono state le parole del manager austriaco. “Avevamo due macchine davanti ed è sembrato che aprissimo il mare per far arrivare Max all’esterno. Poi il testacoda e gli zero punti della macchina di Valtteri, che avrebbe invece potuto ottenere un terzo o un quarto posto, sono a dir poco fastidiosi”.
Hamilton soccombe a Verstappen
Nonostante tutto, però, sia Hamilton che la Mercedes hanno riconosciuto il vantaggio tecnico della Red Bull. Che probabilmente avrebbe portato Verstappen alla vittoria anche senza quello scatto al rallentatore di Bottas.
“La loro macchina è stata nettamente superiore in questo weekend e non ci potevo fare davvero nulla”, chiosa Hamilton. “Ho dato il massimo, sul finale ho lottato alla grande con Sergio (Perez, ndr), ma sono grato di aver ottenuto il secondo posto”. Limitando così i danni in classifica mondiale, dove pure il divario dell’anglo-caraibico dalla vetta è salito a quota 19 punti.
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