Alla vigilia dell’ultima gara in MotoGP di suo figlio Valentino Rossi, mamma Stefania Palma tende la mano agli storici avversari
Si avvicina a grandi passi un weekend che rimarrà indimenticabile nella storia di Valentino Rossi: quello del suo ultimo Gran Premio in carriera in MotoGP, il finale della sua stagione di addio, a Valencia. Un momento inevitabilmente speciale per i suoi appassionati, ma ancor più per le persone che gli stanno più vicine.
Una fra tutte: la mamma Stefania Palma, che da questa stagione è impegnata a seguire nella classe regina del Motomondiale anche suo fratello Luca Marini. “Sono molto emozionata, perché quella di domenica è una gara importante per me e la mia famiglia”, racconta ai microfoni del MotoG-Podcast della Gazzetta dello Sport. “Un po’ di tristezza c’è, ma le cose finiscono, si trasformano, aspettiamo l’ultima gara, anche se i risultati saranno quelli di questa stagione. Che non mi aspettavo così difficile. Anche dopo la prima gara, parlando forse Valentino se l’aspettava, io no. Io so che si è allenato e impegnato tantissimo, non si è presentato impreparato. Ma le corse adesso sono anche cambiate”.
La mamma di Valentino Rossi a cena con Biaggi e Lorenzo?
Il tempo è trascorso, le corse sono cambiate e anche le rivalità che un tempo infiammarono la parabola agonistica di Valentino Rossi sono ormai state consegnate al passato. Tanto che addirittura mamma Stefania si sbilancia a fare una proposta inedita di pace a due storici avversari del figlio: Max Biaggi e Jorge Lorenzo. Nientemeno che un invito a cena.
“Io sono molto brava a fare i cappelletti”, spiega. “Invito Max Biaggi, ma anche Jorge Lorenzo, Dall’Igna, voi due e i fotografi che in questi anni hanno scattato le foto di Valentino. Le vedo su Instagram, sono bellissime e io non chiedo mai chi gliele ha fatte. La foto dell’anno, oltre all’abbraccio di Valentino e Luca a Misano, è quella di Valentino che getta il casco”.
A proposito di colleghi del Dottore, la madre ne indica uno che avrebbe fatto faville nel ruolo di suo compagno di squadra, se solo ne avesse avuta l’occasione: Jack Miller. “Ne avrebbero combinate di tutti i colori, mamma mia, povero team manager a gestire quella squadra”, sorride. “Peccato, c’è troppa differenza di età”.
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