Prime prove all’insegna delle Ducati, con Miller e Bagnaia performanti in ogni condizione. Si rivedono Dovizioso e Morbidelli, mentre Quartararo soffre
Una giornata con condizioni meteo non eccezionali a Valencia, ma qualcosa le ultime prove libere della stagione della MotoGP l’hanno detto. Come che le Ducati, in tutte le condizioni, rimangono le moto da battere.
Con la pista praticamente asciutta, le Rosse sono tornate stabilmente davanti. Ormai Jack Miller non sorprende più, ma il suo difetto rimane la gara, dove non riesce mai a essere così incisivo come in prova. Meglio Pecco Bagnaia, che al mattino con pista praticamente bagnata ha faticato di più rispetto all’australiano ma che sull’asciutto sa essere sempre più costante.
Stavolta però per Bagnaia c’è da sorridere anche di più, perché è sembrato essere fin da subito molto veloce. E i margini di crescita sono importanti. Mentre chi sta soffrendo più del previsto è Fabio Quartararo, che non solo sul bagnato ha mostrato i soliti limiti della M1, ma anche nel pomeriggio ha platealmente mostrato tutto il suo disappunto per una Yamaha che non sembra essere troppo all’altezza della concorrenza. Un passo decisamente faticoso quello del francese, che domani deve sperare in qualcosa di più e soprattutto nell’asciutto. Perché dovesse arrivare la pioggia, dovrà partire dal Q1.
Ottimo il secondo posto della Honda, che vista la mancanza di Marc Marquez si aggrappa un sempre più positivo Pol Espargaro. Difficile che lo spagnolo possa stare con le Ducati, ma sul giro secco ha mostrato buoni margini. Così come Andrea Dovizioso, che ha trovato il guizzo sull’asciutto con la M1.
Si è rivisto anche per gran parte del pomeriggio un Franco Morbidelli a ottimi livelli. Sbagliata forse la scelta nel finale di provare con la gomma media, cosa che lo ha portato fuori dalla top ten che avrebbe ampiamente meritato. Ma almeno arrivano segnali di ripresa. A Valencia hanno ripreso a correre forte anche le KTM, che domani con la pioggia possono essere le vere outsider che possono scombinare le carte. Così come le Suzuki, con Joan Mir ed Alex Rins capaci di un bel salto in avanti nelle FP2.
Chi invece non è riuscito in un salto è Valentino Rossi, sempre distante dai migliori e che chiude praticamente il gruppo anche il suo ultimo venerdì nel Motomondiale.
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