La Ferrari non molla. Nonostante la deludente prestazione nelle qualifiche, in Brasile punta a finire a ridosso dei big.
Sebbene il venerdì lo abbia concluso a circa un secondo di distacco dalla Mercedes di Hamilton, alla Rossa il morale è discreto, o comunque, entrambi i piloti, al termine della giornata hanno lanciato proclami di battaglia.
E pensare che ora oltre alla McLaren, il Cavallino ha trovato un avversario in più, ossia l’Alpha Tauri che, nelle mani di Gasly pare trasformatasi in una Red Bull. Un ostacolo non atteso che costringerà il box Ferrari ad uno sforzo ulteriore per poter portare a casa un buon bottino di punti e assicurarsi la terza piazza costruttori.
Analizzando il settimo posto conquistato nella sessione che determina l’ordine di partenza della Sprint Qualifying, Charles Leclerc se l’è presa con la FIA per la revisione dei limiti della pista e ritrovato nella gomma usata la ragione del terreno perso nel Q3. “E’ andata così, ma nella mini corsa proveremo a massimizzare il nostro potenziale”, le sue parole. “Dobbiamo scattare bene e sperare di fare un po’ meglio. Nonostante il risultato non sia quello che mi aspettavo, siamo comunque davanti a Ricciardo e Norris. Questa è la cosa più importante e da confermare”.
Sainz ha un target chiaro
Se il monegasco ha individuato nei due colleghi di Woking il pericolo da tenere a bada, per Carlos è l’AT02 da scavalcare. Sesto e leggermente più competitivo rispetto al compagno di box, il madrileno ha dato prova di grande fiducia in sé stesso, definendo buono l’assetto trovato sulla sua SF21 così come lo stile di guida cercato per adattarsi meglio alle caratteristiche dell’auto.
E interrogato sulla performance di Pierre che, nella gara da 100 km partirà una piazzola più avanti, ha detto: “Non è una sorpresa per noi. Ha una buona vettura e lui è un gran pilota. Ad Interlagos l’AlphaTauri va forte come ha dimostrato già nel 2019″.
Chiara Rainis