In Brasile 24 giri finalmente avvincenti, con un solo protagonista, quel Lewis Hamilton capace di rimontare fino al 5° posto. Una prova esaltante
Anche se proprio allo scadere, la Sprint Qualifying ha finalmente dato un bello spettacolo. In Brasile 24 giri al cardiopalma, con un solo vero protagonista, Lewis Hamilton.
Hamilton, una furia che fa paura
Dopo l’ulteriore penalità patita in mattinata, l’inglese si è presentato al via più carico e determinato che mai. La sua non è stata una gara sprint, ma una vera immersione in apnea. 24 giri senza respirare per Hamilton, che ha dato vita a una rimonta clamorosa, fatta di sorpassi incredibili.
Ma la sua non era solo la rabbia per quanto subìto, perché quello che abbiamo visto a Interlagos è stata una dimostrazione del talento che il campione del mondo ha sempre avuto e ha tirato fuori nei momenti più delicati della sua storia in F1. Alcuni dei sorpassi fatti sono delle vere perle, come quello a Charles Leclerc o a Lando Norris. E forse con un paio di giri avrebbe anche agguantato il podio. In gara però domenica, nonostante parta dalla decima posizione, rimane proprio Hamilton il favorito, visto quanto messo in campo oggi. E Max Verstappen non può non avere un po’ di timore.
L’olandese ha ottenuto il massimo. Sorpreso in partenza da Valtteri Bottas, ha provato nel finale a crearsi l’occasione per prendersi la prima posizione ma alla fine ha preferito gestire per non rischiare troppo in vista della gara vera.
Sainz, che colpo. Delude Leclerc
Se Hamilton è stato l’attore protagonista, un premio speciale va senz’altro a Carlos Sainz Jr., che ha dimostrato davvero di saperci fare. Ha sorpreso tutti partendo con le morbide, ma al via è stato bravissimo ad approfittarne e a prendersi la terza posizione. Poi ha tenuto a distanza Sergio Perez, conservando con le unghie e con i denti un podio importantissimo per la Ferrari, che sa quasi di vittoria.
Certo, domani sarà un’altra storia, perché tenere dietro la Red Bull ed Hamilton sarà un’impresa titanica, ma intanto lo spagnolo ha lanciato un segnale. Se Charles Leclerc è la prima donna a Maranello, lui non è da meno. Proprio il monegasco è quello che ha dimostrato di più di essere in sofferenza. Persa anche la battaglia con Norris, domani dovrà inventarsi davvero qualcosa di diverso se vuole togliere altri punti in classifica alla McLaren.
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