Arretrato dai commissari in fondo alla griglia di partenza, Lewis Hamilton non si è dato per vinto e ha prodotto una rimonta incredibile
“Non è ancora finita”. Così Lewis Hamilton ha risposto al suo team principal Toto Wolff via radio, subito dopo aver tagliato il traguardo della qualifica sprint del Gran Premio del Brasile.
Parole eloquenti, che sottolineano l’autentica impresa di cui l’anglo-caraibico si è reso protagonista, a poche ore dalla squalifica che lo aveva costretto a prendere il via dal fondo della griglia di partenza, per una violazione tecnica sull’ala posteriore della sua Mercedes.
“Decisamente è stata dura”, ammette a posteriori il campione del mondo in carica. “Mentre il team stava parlando con i commissari, io cercavo di concentrarmi sul lavoro con gli ingegneri e di tenere alto il morale dei meccanici, senza pensarci. Ovviamente quando ho saputo della sanzione sono rimasto devastato”.
“Devastato” sì, ma non abbattuto: “Non puoi arrenderti, devi tenere la testa bassa, resettare rapidamente la testa e concentrarti su quello che puoi fare, continuare ad andare avanti e dare il massimo”. Ed è stato esattamente ciò che ha fatto Hamilton.
Il portacolori della Freccia nera si è subito buttato alla disperata rimonta: dopo un solo giro era già quattordicesimo, alla fine della breve corsa è risalito fino alla quinta posizione. Un risultato davvero impressionante, anche per il diretto interessato.
“Non avevo idea di potercela fare”, ammette. “Non mi ero posto un obiettivo: volevo solo provare ad arrivare il più avanti possibile. Ma improvvisamente mi sono scoperto molto più veloce, ho provato anche delle diverse soluzioni con il carburante”.
Il calvario del sette volte iridato non è finito: pur essendosi qualificato quinto, infatti, dovrà arretrare di altre cinque posizioni sullo schieramento della gara di oggi per via di un’altra penalizzazione comminatagli per aver sostituito il motore alla vigilia del weekend.
Ma oggi, con questo recupero fulminante, ha dimostrato che la corsa al Mondiale contro Max Verstappen, seppure sempre più in salita, non è ancora decisa: “Non ci si può arrendere”, chiosa. “Devo continuare a spingere”.
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