Dopo tanti anni di scontri, ora che è giunto il momento del ritiro di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo finalmente ammette la sua supremazia
Tanti anni di carriera vissuti nella stessa squadra, di rivalità, di duelli in pista, muri alzati all’interno del garage e frecciate a mezzo stampa. Tutto per poi riconoscere, a posteriori, con inaspettata sincerità, che il suo storico compagno e avversario gli è sempre stato superiore.
È la clamorosa ammissione fatta da Jorge Lorenzo nel giorno del ritiro di Valentino Rossi dalla MotoGP. Por Fuera, anche lui ormai un ex pilota, ripensa con nostalgia ai tempi in cui i due condivisero, non senza attriti, il box della Yamaha. E confessa che il Dottore fu non solo fortissimo, ma anche trattato con una certa arroganza da parte sua.
“È stato il momento più bello della vita”, scrive il maiorchino su La Gazzetta dello Sport. “È stato il compagno più forte della mia carriera. Lui era nel suo momento più alto in carriera, aveva molta più esperienza di me, arrivare al suo livello è stata dura. Lo rispettavo tanto, però avevo un comportamento un po’ da sbruffone, ero molto giovane”.
Chi l’avrebbe mai detto: Lorenzo si inchina a Valentino Rossi
E quando Jorge Lorenzo e Valentino Rossi si ritrovarono ad incrociare le ruote in pista, lo spagnolo oggi riconosce che a prevalere fu sempre e comunque il fenomeno di Tavullia: “Nei grandi duelli l’ha sempre spuntata lui. Nel corpo a corpo non l’ho battuto mai, era una bestia da domenica”.
Forse sarà arrivato fuori tempo massimo, ma è comunque un bel gesto di distensione quello compiuto dal cinque volte iridato nei confronti di colui che fu il suo nemico sportivo, e per il quale si dichiara dispiaciuto che sia giunto il momento dell’inevitabile ritiro: “Adesso smette e provo tristezza… ma il tempo vince sempre”.
Sul futuro senza MotoGP Lorenzo, che ha imboccato la strada dell’uscita dalle corse già da qualche anno, non si sente di dire nulla al numero 46: “Non si possono dare consigli, è super intelligente, sa quello che vuole. Si divertirà con le macchine, si gode la vita tantissimo. E questo è stato uno dei segreti per allungare così la sua carriera. Nessun consiglio, lui sa perfettamente cosa deve fare”.
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