Andrea Dovizioso chiude la stagione con il 12° posto di Valencia. Un buon finale ma per lottare al vertice sarà dura.
Andrea Dovizioso conclude la prima esperienza in Yamaha dopo il suo rientro. Le gare da Misano-1 in poi sono servite per prendere confidenza con la M1 e il nuovo staff tecnico, già dal test di Jerez bisognerà fare sul serio. Da tempo il forlivese collabora con i tecnici Yamaha per cercare di apportare miglioramenti alla moto in vista del prossimo anno, ma al momento è impossibile fare pronostici in ottica mondiale.
Il bilancio finale è positivo e a Valencia ha chiuso con un 12° posto che promette bene. “Sono soddisfatto perché abbiamo confermato la mia progressiva fiducia, che ritengo sia il modo più dignitoso per concludere la stagione. Abbiamo fatto un buon lavoro durante questi cinque fine settimana e non vedo l’ora di guidare la nuova M1, che non ho ancora testato”. Nel test di Jerez proverà una ‘spec-A’ che non è ancora la versione 2022 definitiva: “In questo momento credo sia inutile parlare di campionato vista la situazione attuale, ma, come dicevo prima, non sono tornato solo per fare numero”.
Sfida Yamaha vs Ducati
La struttura organizzativa Yamaha si sta muovendo bene e sicuramente verrà potenziato anche il test team: “Le dinamiche interne sono dettate direttamente dai giapponesi, e progredirà anche il fronte del test team. Ho chiaramente dato alcuni suggerimenti, quindi vediamo se sono utili – ha aggiunto Andrea Dovizioso -. Nonostante abbia vinto il titolo, la moto ha ampi margini di miglioramento”.
Il rivale numero uno sarà sicuramente Ducati: “Non so bene cosa abbiano fatto, ma sono tutti più veloci rispetto al recente passato. Dal mio punto di vista Quartararo ha più volte mascherato alcuni limiti della nostra moto, anche se da metà stagione Pecco è stato senza dubbio il pilota di riferimento”.
LEGGI ANCHE —> Capirossi ricorda i duelli con Valentino Rossi: “Perdere con lui ci stava”