L’idea di un team tutto suo nacque a Enzo Ferrari il giorno in cui vide a Bologna la prima gara automobilistica. Poi dovette passare il primo conflitto per la nascita
Il 1929 verrà ricordato dal mondo come l’anno della grande crisi economica: crollò la Borsa di Wall Street, che ebbe conseguenze in tutti i continenti. In Italia però fu l’anno della nascita di un mito, la Scuderia Ferrari.
Ferrari, un sogno che parte da lontano
La passione per le corse ce l’ha sempre avuta Enzo Ferrari, ma il giorno in cui quel sogno ebbe inizio ha una data precisa: 6 settembre 1908. Si trattava della Coppa Fiorio, che arrivò a Bologna. Aveva appena dieci anni Ferrari, ma con quelle monoposto fu amore a prima vista.
Quella voglia di portare in pista vetture tutte sue lo portò a Milano dopo la prima guerra mondiale. Qui cominciò a lavorare alla CMN, una piccola fabbrica di automobili dove svolgeva anche il ruolo di collaudatore. Nella Parma-Poggio Berceto del 5 ottobre 1919 arrivò anche l’esordio in pista. Ormai la strada era tracciata ed Enzo Ferrari era pronto a fare un ulteriore passo in avanti. Durante una gara, la madre dell’eroe della Grande guerra Francesco Baracca egli affidò l’emblema che il figlio portava in battaglia sulla carlinga del proprio aereo, il Cavallino rampante. Insomma, mancava solo una squadra da creare.
La nascita della Scuderia
Le trattative andarono avanti per un po’, poi il 16 novembre 1929, in presenza del notaio modenese Alberto Della Fontana, si costituì la Società Anonima Scuderia Ferrari, società sportiva il cui scopo era quello di far correre i propri piloti con auto Alfa Romeo.
Le basi furono poste però il 12 ottobre, quando Ferrari fu invitato alle celebrazioni per il record mondiale di velocità conquistato a Cremona da Baconin Borzacchini. In quell’occasione Ferrari, Alfredo Caniato e Mario Tadini gettano le basi della Scuderia. La società era presieduta da Tadini e ne fecero parte anche Ferruccio Testi, Alfa Romeo e Pirelli.
Il 15 gennaio del 1930 si riunì il primo consiglio d’amministrazione della neonata Scuderia Ferrari e il 12 aprile ci fu il debutto ufficiale in gara in occasione della quarta edizione della Mille Miglia, con la partecipazione di tre vetture Alfa Romeo 6C 1750 affidate agli equipaggi formati dalle coppie: Caniato/Sozzi, Tadini/Siena e Scarfiotti/Carraroli. Fu però un esordio sfortunato perché nessuna delle tre auto iscritte da Ferrari riuscì a vedere il traguardo. Il 15 giugno però arrivò il riscatto, firmato Tazio Nuvolari, che vinse la gara in salita Trieste-Opicina a bordo dell’Alfa Romeo P2. FU l’inizio di una storia vincente.
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