Il poderoso recupero di Hamilton nelle due gare del Brasile ha scatenato opinioni diverse. Ecco quelle di Leclerc e Alonso.
Penalizzato sia nella Sprint Qualifying dove è partito ultimo a seguito del declassamento per irregolarità, sia nella corsa principale della domenica che l’ha visto scattare dalla decima piazza per la sostituzione di una parte della PU Lewis Hamilton, in entrambi casi, ha dato vita ad una rimonta gagliarda che lo ha portato a concludere rispettivamente al quinto e primo posto. Una prestazione, questa, guardata con occhi diversi a seconda delle prospettive. C’è chi è convinto che sia sta solo figlia di quel bolide che è la W12, chi invece del merito del pilota.
Ad esempio per Charles Leclerc, vedere il britannico mangiarsi gli avversari è stata fonte di idee per il futuro. “Penso che sia stato uno spettacolo divertente”, ha detto buttando lì sul tavolo la proposta, già chiacchierata e discussa della griglia invertita. “Potrebbe essere emozionante se molte auto veloci partissero da dietro. Non so quali siano i piani, ma sono abbastanza sicuro che la FIA esaminerà la cosa e cercherà di trovare la soluzione migliore e quella più eccitante, soprattutto per il sabato”.
Se il monegasco della Ferrari ha preso positivamente il sorpasso subito dall’avversario, non così è stato per Fernando Alonso che, al contrario, ha voluto evidenziare come la differenza tra le monoposto sia nociva per la serie.
“E’ come se stessimo giocando a basket. Loro con un canestro più grande e noi più piccolo. E’ ovvio che perderemo sempre”, ha affermato pungente alla stampa iberica.
Per il portacolori dell’Alpine quanto osservato ad Interlagos è la chiara prova della supremazia del mezzo, pur avendo riconosciuto le qualità del sette volte iridato. “La prova di forza di Ham è stata chiara. Per il resto loro sono al top. Sta a noi migliorare telaio e motore per raggiungerli”, ha sottolineato l’asturiano.
Chiara Rainis