Malgrado i tentativi di tenere segreta la trattativa, l’ingresso del Gruppo Volkswagen in F1 sembra sempre più probabile.
Negli ultimi giorni dall’Inghilterra hanno cercato di smentire e confondere le acque, ma la sensazione è che ci sia veramente carne al fuoco per il futuro. Zak Brown d’altronde lo ha dimostrato con i fatti. Per tentare di rilanciare una McLaren a corto di soldi e risultati, non ha impiegato molto a cedere i prestigiosi padiglioni della fabbrica a terza, limitando così le spese alla sua azienda. Di conseguenza non ci sarebbe da stupirsi se nell’arco i qualche stagione si giungesse all’accordo con Audi per la gestione delle power unit ibride di nuova generazione.
Se la volontà della dirigenza dello storico team inglese è quella di tornare a battersi per il successo iridato, proseguire nella partnership con Mercedes non è forse la strada giusta, perlomeno finché Stoccarda è in F1 come proprietaria. Di conseguenza legarsi al Gruppo Volkswagen diventerebbe un modo per rilanciarsi al 100%, sia economicamente, sia sportivamente.
Il percorso energetico
Qualora tuttavia le parti non dovessero incontrarsi per il colosso germanico ci sarebbe l’opzione Red Bull. Come sappiamo, a seguito del ritiro di Honda a fine 2021, l’equipe austriaca ha deciso di investire su sé stessa, ampliando la base di Milton Keynes e costruendo un reparto dedicato allo sviluppo dei motori che comunque verranno ancora forniti ufficiosamente da Sakura. Entrare nel 2025 o 2026 in una scuderia che se ne intende anche di propulsori non sarebbe di certo svantaggio per il brand della W che, tra l’altro, è stato in passato già legato al produttore di bibite nel WRC tra il 2013 e il 2016.
Per adesso pare essere tutto aleatorio. Si parla molto del costruttore dei quattro cerchi, ma anche Porsche non è da escludere, anche alla luce del fatto che le Carrera corrono a contorno dei weekend di gara del Circus.
Chiara Rainis