Marc Marquez rischia di non presentarsi al via del prossimo Mondiale di MotoGP. E la Honda deve valutare un possibile rimpiazzo
Marc Marquez potrebbe non schierarsi al via del Gran Premio inaugurale della stagione 2022 di MotoGP, in programma dal 6 all’8 marzo prossimi in Qatar. Secondo alcune indiscrezioni, addirittura la prosecuzione della sua intera carriera di pilota professionista potrebbe essere a rischio, ma anche nel migliore dei casi è davvero improbabile che il suo recupero sia così rapido da consentirgli di cominciare regolarmente il prossimo campionato.
Insomma, come già accaduto quest’anno, il Cabroncito rischia di saltare i primi appuntamenti del Motomondiale (e forse anche qualcuno in più). Uno scenario nefasto, con cui però la Honda è costretta a confrontarsi, a seguito della caduta riportata nel corso di un allenamento in motocross che ha riacutizzato la diplopia di cui il pilota catalano aveva già sofferto nel 2011. In parole povere, un trauma al nervo ottico che fa sì che l’otto volte campione del mondo ci veda doppio quando guarda in basso.
In queste condizioni, come è ovvio, è letteralmente impossibile salire in sella ad una moto da corsa. Tanto che Marquez è stato costretto a dare forfait dagli ultimi due appuntamenti di questa annata e anche dai cruciali test per lo sviluppo in chiave 2022, che scatteranno proprio oggi a Jerez de la Frontera. Ma se effettivamente la Casa alata si ritrovasse nella condizione di non poter contare sul suo portacolori di punta a tempo pieno per il terzo anno consecutivo, che cosa potrebbe fare?
Scomodare un supplente saltuario come il collaudatore Stefan Bradl potrebbe non bastare più, per una scuderia che ambisce a ritrovare il posto che merita nei piani alti della classifica. E dunque a Tokyo avrebbero già pensato ad una strategia alternativa, almeno stando a quanto riferisce la testata specializzata svizzera Speedweek. L’idea sarebbe di fare tutto in casa, anzi, in famiglia: richiamare nel team ufficiale Alex Marquez, che aveva già affiancato il fratello Marc fino a dodici mesi fa, prima dell’arrivo di Pol Espargarò.
La sua promozione, seppure a tempo determinato, libererebbe un posto nella squadra satellite Lcr, che sarebbe a quel punto affidato ad Iker Lecuona, già pilota di MotoGP in Ktm fino al GP di Valencia dello scorso weekend e destinato a vestire i colori Honda nel 2022, ma nel Mondiale Superbike. In questo modo, senza doversi rivolgere al mercato piloti, il costruttore giapponese potrebbe trovare una soluzione in attesa del ritorno del suo fuoriclasse. Già, ma quanto a lungo può davvero resistere questa scuderia con un Marquez a mezzo servizio?
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