La Fia boccia la Mercedes. Per Wolff un’altra crisi di nervi?

E’ arrivata l’attesa sentenza della Federazione Internazionale sull’episodio avvenuto alla curva 4 tra Hamilton e Verstappen ad Interlagos.

Toto Wolff e Christian Horner (©Getty Images)

Dopo lo sfogo nel corso del GP del Brasile quando rabbioso ha festeggiato per il sorpasso decisivo del “suo” Hamilton su Verstappen, c’è da credere che Toto Wolff si farà sentire ancora nei prossimi giorni.

La ragione sta tutta nella decisione della FIA che, a seguito di un lungo conciliabolo tra le parti con annessa verifica dei dati e delle immagini nuove a disposizione, ha optato per archiviare il caso con un nulla di fatto.

Cosa hanno deciso i commissari e perché

Riavvolgendo il nastro di qualche giorno, ricordiamo che il casus belli è stato il tentativo ardito di difesa del driver Red Bull che, pur di non far passare la Mercedes nelle battute più calde del GP di San Paolo, ha appena abbozzando la curva 4 finendo fuori pista e portando con sé Lewis.

Va detto che fin da subito i marshal si erano mostrati convinti che quello avvenuto al giro 48 fosse solamente un banale incidente di gara, ma alla luce dell’appello presentato dalla Stella, certa di avere tra le mani prove scottanti del dolo di Max, si sono trovati costretti a riaprire la vicenda.

Dunque, dopo aver addirittura posticipato il responso di un giorno, questo venerdì pomeriggio il collegio giudicante ha reso noto un documento di quattro pagine in cui veniva dichiarato respinto il ricorso.

Secondo quanto sostenuto dagli stewart i video forniti da Stoccarda sarebbero stati rilevanti, ma non significativi da poter riaprire il caso o penalizzare il #33.

Interessante è il commento rilasciato dal boss degli energetici Christian Horner per cui ormai è guerra aperta con l’omologo del team avversario, focalizzato all’unico obiettivo utile che è la vittoria, da perseguire con ogni mezzo possibile, di conseguenza anche quello politico. “Credo che sia la battaglia per il titolo più spinta dell’epoca recente nel nostro sport”, ha considero il britannico.

Red Bull e Mercedes (©Getty Images)

Chiara Rainis

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