Il sabato pomeriggio della Ferrari in Qatar non è stato dei migliori. Se Leclerc è stato eliminato nel Q2, Sainz è stato convocato dagli steward.
D’altronde Charles Leclerc lo aveva già detto venerdì sera. A Losail la Ferrari non poteva ambire a un granché in qualifica e così è stato. Il monegasco ha mantenuto la parola, spalmando di errorini un po’ tutte le sessioni e finendo relegato al tredicesimo posto. Di certo non la piazzola adatta per poter puntare al podio.
“Non ho idea di cosa sia accaduto”, si è giustificato al termine del Q2. “Di solito quando scendo dalla macchina riesco ad analizzare tutto bene. Capisco subito ciò che ho sbagliato o la natura di un problema, ma in questo caso faccio fatica ad individuare ciò che non ha funzionato”.
In realtà, dopo attenta verifica una risposta è arrivata. A seguito dei numerosi passaggi aggressivi sui cordoli, il #16 ha danneggiato pesantemente il telaio della sua SF21 che dunque dovrà essere sostituito.
La versione di Sainz
Leggermente migliore è invece la situazione dall’altra parte del box. Carlos ha concluso ile qualifiche n settima posizione con un distacco importante di 1″ dal poleman Hamilton.
“Nel Q3 non sono stato perfetto”, ha commentato la propria prova il madrileno. “Dopo aver fatto un buon primo run,ho provato a spingermi ancora più al limite nell’ultimo tentativo, ma non sono riuscito ad abbassare il mio crono”, ha concluso individuando nella gomma media un punto debole in vista della corsa.
In chiusura di una giornata non leggerissima per il Cavallino, il #55 è stato pure chiamato in direzione gara per non aver alzato il piede al momento del problema occorso all’Alpha Tauri di Pierre Gasly nei secondi finali della sessione. Con lui anche Verstappen e Bottas. I tre malgrado le indicazioni dei commissari non avrebbero rallentato a sufficienza, ingannati dall’assenza del segnale luminoso sul lato interno del tracciato.
Chiara Rainis