Otto punti di distacco tra Hamilton e Verstappen. Tutto da rifare e in due GP può succedere ancora di tutto. Lo spagnolo sul podio ma col sogno 2022
Tutto da rifare. O quasi. Con due Gp ancora da disputare, il titolo Mondiale non sa ancora chi sarà il suo padrone. Lewis Hamilton però, dopo aver rischiato grosso, in due gare ha rimesso tutto in gioco.
Hamilton, prova di forza. Alonso al top
L’inglese nel deserto ha tirato fuori l’ennesima prova superlativa dopo il Brasile. In due corse la Mercedes è sembrata tornare fortissima. E non è solo questione che Hamilton ha ritrovato una forma super. La W12 ha ritrovato potenza ed efficacia. E per Max Verstappen non è una buona notizia. Anche perché soprattutto il prossimo appuntamento è tra i più veloci del campionato e sulla carta il britannico può ancora colmare il gap in classifica.
Il campanello d’allarme in Red Bull è suonato, anche se alla fine il ritiro di Valtteri Bottas ha fatto bene in chiave costruttori. Però vedremo quale sarà la risposta in pista nel prossimo appuntamento. Nel deserto intanto però non ha solo brillato Hamilton ma anche un Fernando Alonso formato old style. Un capolavoro il suo con l’Alpine, che per una gara ha ritrovato sensazioni davvero positive. E chissà il prossimo anno cosa potrà combinare con un’auto che potrebbe essere ancor più competitiva. Lui ci crede, altrimenti non sarebbe tornato.
Ferrari, bicchiere mezzo pieno
Altra gara rosso opaco per la Ferrari, che comunque porta a casa altri punticini utili per la corsa al terzo posto. Carlos Sainz Jr. e Charles Leclerc ci hanno provato, ma alla fine il distacco è di quelli importanti. C’è da dire che Hamilton e Verstappen, ancora una volta, sono sembrati su un altro pianeta. E la concorrenza è preoccupantemente indietro.
Ancora una volta meglio lo spagnolo del monegasco. Il primo si sta confermando davvero a ottimi livelli, mentre Charles forse sta pagando un po’ troppa foga e, adesso, ansia da prestazione. Un qualcosa su cui dovrà lavorare per il futuro. Ferrari invece deve interrogarsi sul perché, quando c’è una occasione, ad approfittarne sono quasi sempre gli altri. Stavolta Alpine e Aston Martin davanti, c’è qualcosa che non quadra.
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