In uno speciale su Valentino Rossi, l’australiano è tornato a parlare di un contatto con Yamaha e di un futuro col Dottore mai sbocciato
Un rapporto difficile quando entrambi erano in pista a lottare per la vittoria e soprattutto per il titolo. Ma ora che entrambi hanno smesso, tra Casey Stoner e Valentino Rossi è scoppiata la pace. Ed emergono retroscena su ciò che non è stato.
Stoner-Valentino Rossi, coppia mancata
Tra il campione australiano, unico in MotoGP a vincere il titolo con la Ducati, e l’italiano nove volte iridato non sempre è corso buon sangue. Ma a Dazn, nel documentario RiVale, è emerso che i due potevano essere compagni in Yamaha.
“Ho cercato di essere compagno di squadra di Valentino per ben due volte. Eppure qualcuno in Yamaha me lo ha impedito… Probabilmente si sa a chi mi riferisco. Mi sarebbe piaciuto tantissimo avere la stessa moto di un pilota come Rossi per poter imparare da lui”. Parole che lasciano qualche subbio. Chi sarebbe stato a non volerlo? I vertici Yamaha? Valentino Rossi stesso? I più maligni propendono proprio per quest’ultima ipotesi.
Di sicuro c’è che Rossi non vedeva di buon occhio giovani forti nel suo stesso team. Proprio settimane fa Lin Jarvis raccontò come la scelta di Jorge Lorenzo fu presa dal Dottore come un affronto, visto che era lui l’uomo su cui puntare. E magari lo stesso è andato con Stoner.
Una verità già emersa
A dire il vero, l’australiano aveva già raccontato una cosa simile nella sua autobiografia Pushing the Limit. Qui aveva detto di un accordo trovato con Yamaha nel 2005, mentre era in battaglia con Daniel Pedrosa per il Mondiale 250, poi vinto dallo spagnolo. Già allora la M1, proprio grazie a Valentino Rossi, era una moto ambita. E l’australiano ,che ammirava il campione di Tavullia, sarebbe andato volentieri. Ma improvvisamente tutto sfumò per colpa di una figura misteriosa.
Sappiamo poi come finì. Prima la Honda di Lucio Cecchinello, poi il passaggio in Ducati e i successi. Sul secondo contatto con la Yamaha però è difficile capire quando ci fu. Che sia avvenuto proprio prima del passaggio in rosso? Lo scopriremo la prossima puntata. Forse.
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