Alonso a quarant’anni dimostra di avere ancora la tenacia e la grinta per competere contro questa nuova generazione di piloti. E sulla stagione 2022 non si pone limiti
Fernando Alonso al GP del Qatar, ventesimo appuntamento del campionato di Formula 1, è salito sul podio alle spalle di Lewis Hamilton e Max Verstappen. Un risultato inaspettato per lo spagnolo dell’Alpine, tornato quest’anno a gareggiare nella disciplina. L’ultima volta risale al 2014 in occasione del GP d’Ungheria, 105 gare fa, quando con la Ferrari concluse al secondo posto.
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Alonso carico per il 2022
Il classe 1981, che dalla prossima stagione con il ritiro di Kimi Raikkonen diventerà il pilota più anziano del paddock, ha dichiarato: “Nel 2022 sono pronto a lottare per il titolo mondiale anche se è difficile prevedere cosa succederà nei prossimi anni. Di sicuro tutti i team avranno le stesse possibilità sulla carta, quindi sta a noi progettare una vettura sufficientemente veloce“. Non si pone limiti Alonso e spera che la scuderia francese faccia lo stesso con la progettazione della vettura per l’anno prossimo.
Fernando entra così a far parte di quella piccola cerchia di piloti che a 40 anni, compiuti alla fine dello scorso mese di luglio, sono saliti sul podio. Oltre a lui sono stati in due a riuscirci: Michael Schumacher e Nigel Mansell. “La carriera di un pilota vive di alti e bassi. È stato emozionante vincere a Le Mans e conquistare il titolo nel WEC, ma non posso nascondere che questo podio e la prospettiva di un 2022 in cui i valori in campo potrebbero cambiare sono una bellissima sensazione”. Il 40enne dimostra così di avere ancora un alto livello agonistico e che sono le nuove generazioni di piloti a dover temere il numero 14.
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