Joan Mir commenta la sua stagione 2021 e parla anche del rinnovo con Suzuki. Inoltre si esprime sul futuro della MotoGP senza Valentino Rossi.
Non è riuscito né a confermarsi campione del mondo né a vincere una gara, ma Joan Mir ha comunque chiuso terzo nella classifica generale. La sua costanza di rendimento gli ha permesso di stare sul podio finale MotoGP.
Al maiorchino è sempre mancato qualcosa per poter conquistare un successo nel 2021. Più volte ha evidenziato che le colpe erano soprattutto della Suzuki, per non aver sufficientemente migliorato la GSX-RR. La concorrenza è migliorata più del team di Hamamatsu.
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Joan Mir
Mir in una bella intervista concessa ai colleghi di Motosan.es ha espresso il suo giudizio sulla stagione 2021 da poco conclusa: «Il bilancio è positivo, abbiamo fatto una buona stagione, non possiamo dire che sia stata male dato che abbiamo chiuso terzi. Mi aspettavo di lottare per vincere delle gare, non solo per il podio, e questo mi ha deluso molto. Mi piace vincer e non poterlo fare era difficile da accettare».
A Joan è stato chiesto quale sia stato il suo punto debole e ha ribadito un concetto già espresso durante il campionato: «Il fatto che gli altri siano migliorati più di noi. Ad esempio abbiamo iniziato senza l’holeshot, dispositivo che dà un grande vantaggio. Sono cose che non possiamo permetterci se vogliamo lottare per il titolo. Non è che mi aspettassi di più da Suzuki, è che non pensavo che gli altri migliorassero così tanto».
Il pilota maiorchino ha espresso nuovamente la sua posizione sul rinnovo del contratto in scadenza a fine 2022: «Voglio vincere e se non fossi con una squadra che ha la mia stessa fame, ovviamente lascerei. Per ora ho buone sensazioni qui, ciò che vedo mi conforta e mi motiva».
Inevitabile chiedergli anche di Valentino Rossi, suo idolo fin da quando era bambino: «Quanto ero piccolo catturava la mia attenzione. Vederlo vincere, come festeggiava le vittorie, sembrava tutto pronto. Ora non è così, ma lo sapeva. È stato bello correre e vincere il titolo con lui in pista. Ho imparato tanto e gli auguro il meglio. Vedremo ancora cappellini gialli per anni. Ma lo spettacolo andrà avanti. Negli ultimi anni Valentino non ha dato molto spettacolo, ma la gente lo ha supportato lo stesso e questo è bello. La MotoGP è uno show che continuerà. Ha perso un’icona, ma lo spettacolo prosegue e non credo perda così tanto».