In una stagione ancora una volta sfortunata, Marquez però è riuscito a ottenere un primato particolare. E non riguarda i punti o i podi conquistati
Tre vittorie e un secondo posto: questo il bottino messo a segno nel 2021 da Marc Marquez. Che, da uno che è rimasto fuori per tutto il 2020 per un serio infortunio che ne ha messo quasi a rischio la carriera, non è male. Ma il nuovo problema accusato a fine annata non fa altro che rimettere tutto in discussione.
Detto questo però lo spagnolo, in un 2021 ridotto, visto che ha disputato solo 14 GP su 18, ha portato a casa un record poco onorevole, quello delle cadute. Le statistiche finali infatti parlano di una stagione condita da 278 crash, di cui ben 22 realizzati da Marquez. L’’otto volte campione del mondo è il pilota che è caduto di più nell’arco della stagione, perché se è vero che Iker Lecuona è andato a far visita alla ghiaia per 26 volte ed è il re come numero assoluto, lo spagnolo però è il peggiore in rapporto ai GP disputati.
Sappiamo di quanto il talento di Cervera, soprattutto nelle prove, cerchi il limite della sua Honda per capire quanto può spingere. La differenza rispetto alle altre stagioni però è che, complice forse la sua forma fisica non ottimale, è incappato più volte in una caduta. Mentre nelle scorse annate erano da antologia alcuni suoi salvataggi.
Se leggiamo però bene i dati, vediamo che la Honda ha realizzato il 27% del totale dei crash stagionali. E questo deve far riflettere. La moto giapponese infatti è quella che ancora poco viene digerita dai suoi piloti. Non è docile come le altre. E su questo si deve continuare a lavorare.
Tante anche le cadute in casa Ducati, visto che i sei piloti della Rossa (8 con Pirro e Rabat) sono finiti in terra per 72 volte, con Enea Bastianini recordman con 15 volte. Sul podio delle moto più a terra la KTM, con 58 cadute complessive.
Male anche l’Aprilia, che è finita in terra per 32 volte in totale, di cui 18 con Aleix Espargarò, mentre Lorenzo Savadori ha collezionato 10 crash e Maverick Vinales 4. Per quanto riguarda Yamaha, solo Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow hanno evitato di fare visita all’asfalto. In totale le scivolate sono state 21, con Valentino Rossi davanti a tutti con 9 seguito dal campione del mondo Fabio Quartararo (7). Chiude la classifica delle cadute del 2021, invece, la Suzuki, con Joan Mir e Alex Rins che sono finiti in terra solo 20 volte.
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