Iker Lecuona deve lasciare a malincuore il paddock della MotoGP. Una serie di circostanze hanno giocato a suo sfavore.
Iker Lecuona a Valencia ha salutato il paddock della MotoGP, o forse è solo un arrivederci. Nel 2022 correrà per il marchio Honda nel Mondiale SBK dopo una stagione o poco più con KTM in classe regina. Un addio amaro per lo spagnolo che non ha avuto neanche il tempo di familiarizzare con la RC16 che si è ritrovato fuori dai piani della Casa austriaca. “La MotoGP non è stata giusta con me”, ha detto a Speedweek.com. “Il mio errore non è stato essere promosso in MotoGP troppo giovane, piuttosto sono state le circostanze che hanno prevalso quando sono arrivato nella classe regina”.
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L’emergenza Covid
Nei due anni di emergenza sanitaria non ha potuto svolgere un campionato “normale”, ha concluso meno gare del solito. Prima della seconda gara di casa a Valencia è risultato positivo al Covid e ha perso il weekend di gara e il successivo GP in Portogallo, che si è svolto la settimana successiva. “L’emergenza ha anche significato che non potevamo guidare alcune delle gare nel 2020 che erano in programma quest’anno. Quindi erano nuovi per me e questo ovviamente ha avuto conseguenze anche sulla performance”, ha aggiunto Iker Lecuona.
Purtroppo un destino crudele con il giovane pilota spagnolo. “Ecco perché penso che sia stato ingiusto. Penso che non avesse niente a che fare con la mia età. Forse non ero pronto al 100% quando sono stato promosso – ha ammesso l’ex pilota della KTM -. Ma avevo quello che serve per combattere in MotoGP, penso di averlo dimostrato anche quando sono stato in grado di lottare per i primi 10 posti nel primo anno e anche in questa stagione”.