Bautista felice del ritorno in Ducati, dopo due anni in Honda senza vittorie ma acquisendo esperienza. Nel 2022 spera di tornare ai vertici.
Dopo due anni trascorsi in Honda, da oggi Alvaro Bautista torna ad essere un pilota Ducati. Vero che il contratto con HRC scade fine 2021, però gli è stato permesso di risalire subito sulla Panigale V4 R.
Tra oggi e domani lo spagnolo disputerà una due giorni di test a Jerez de la Frontera. Tutto avverrà a porte chiuse, senza pubblico e senza media. Non ci saranno dichiarazioni, solo tanto lavoro in pista per avere i primi importanti feedback dal 37enne castigliano a distanza di due stagioni dall’ultima volta in cui salì sulla moto bolognese.
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Superbike, Bautista carico per il ritorno in Ducati
Bautista è molto motivato per questa seconda avventura in Superbike con la Ducati, con la quale sfiorò il titolo al debutto nel 2019: «Alla mia prima stagione – ha spiegato – ero stato subito veloce e quindi non ho dovuto pensare a certi dettagli. Ora ho molta più esperienza e conoscenza con le gomme e le diverse condizioni. Inoltre conosco meglio la categoria. Mi sento un pilota migliore adesso».
Alvaro con i due anni in Honda ha acquisito ulteriori conoscenze ed esperienza nel Mondiale SBK. Si sente più pronto. Chiaramente avrebbe voluto risultati migliori con il team HRC e non lo nasconde: «È stato più difficile di quanto mi aspettassi. Pensavo di poter essere più forte dopo essere stato molto veloce nella mia stagione di debutto. All’esordio mi sentivo molto a mio agio, ma in Honda ho trovato una moto completamente nuova. Non è stato facile partire da zero. Mi aspettavo maggiori progressi nel 2022, però non è successo. Comunque ho imparato molto».