A Milano per l’Eicma, Alex Rins parla della stagione passata e anche del suo idolo, Valentino Rossi, che si è appena ritirato
Una stagione amara per Alex Rins quella appena terminata. Doveva essere quella della risposta a Joan Mir, suo compagno di box in Suzuki e invece qualcosa è andato storto.
Annata complicata per Rins
Solo un 13° posto nella generale, un secondo posto a Silverstone e poi tante cadute. Per Rins e la Suzuki un 2021 da mettere subito da parte: “È stata una stagione con alti e bassi, abbastanza cadute ma abbiamo imparato a gestire la pressione”, ha raccontato allo stand Suzuki dell’Eicma di Milano il pilota spagnolo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Tante davvero le scivolate, ma prova a spiegare anche il perché: “Siamo caduti mentre eravamo dietro a Ducati e Yamaha, per lottare con loro. Andare al limite è normale, e al minimo errore si chiude il davanti e vai a terra. La caduta di Valencia è avvenuta perché ero fuori linea. La Ducati la fa diversa la curva, noi facciamo più percorrenza, quindi devi cambiare stile di guida quando sei dietro loro. A volte devi frenare troppo e cadi”.
Adesso però meglio guardare avanti. E i primi test in vista del 2022 non sembrano essere andati male, anzi: “Abbiamo avuto un buon passo, abbiamo provato cose nuove. C’era un motore diverso, che ha più velocità, poi anche un nuovo telaio. Ora aspettiamo il pacchetto aerodinamico per vedere se si può migliorare ancora soprattutto in uscita di curva”.
L’idolo Valentino Rossi
Un 2021 che si è chiuso con il ritiro di una leggenda della MotoGP come Valentino Rossi. E Rins, che ha avuto anche qualche bella battaglia con lui, lo ricorda così: “È stato un onore aver gareggiato contro Valentino Rossi, lui è una leggenda della MotoGP, il mio idolo da piccolo. Mi ricordo che neanche vedevo le gare, mi chiedevano chi era il mio pilota preferito ed era lui”.
In particolare porterà sempre con sé quel duello in Texas nel 2019: “Sono felice di aver battagliato con lui, ho un bellissimo ricordo della battaglia ad Austin, ho fatto primo io e secondo lui. Non me lo dimenticherò mai”.
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