Valentino Rossi all’Eicma saluta i suoi tifosi italiani all’evento ‘One more lap’, parlando di alcuni episodi della sua carriera
Valentino Rossi è stato l’ospite d’onore all’evento ‘One more lap‘ organizzato all’Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote, in programma a Milano. Un appuntamento targato Yamaha per dare la possibilità al Dottore di salutare ancora una volta i suoi tifosi italiani.
“Non sarà più lo stesso per me. Non saranno facili le domeniche senza correre, ma ormai non si può tornare indietro: mi mancherà molto l’abbraccio dei tifosi“, sono state le sue prime parole. La prospettiva di non salire più sulla M1 e correre è un pensiero non ancora superato, ma il tempo è la migliore medicina.
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Valentino Rossi: “Le domeniche non saranno più le stesse”
Valentino è salito sul palco in sella ad una Yamaha M1 con il numero 60 per l’anniversario della casa giapponese. Attorno al pilota, le moto che ha guidato nei suoi anni in Yamaha. La giornata uggiosa milanese non ha fermato gli appassionati e i tifosi ad assistere all’evento. Sul palco presente anche Federica Masolin che scherza: “Avrei voluto farti da ombrellina!” Poi il Dottore parla del ritiro: “Adesso non ci posso più ripensare, ormai è troppo tardi. Le domeniche non saranno più le stesse nemmeno per me”. Poi uno sguardo al passato: “L’unico rammarico è non essere riuscito a conquistare il decimo titolo”.
L’argomento si sposta sulla Yamaha, che festeggia il sessantesimo anniversario, così al campione viene chiesto quale sia stata la sua moto preferita. Inutile dirlo, è la prima, quella del bacio, di Welkom 2004 e del Mondiale vinto contro la Honda. Vale racconta anche di quando ha vinto il primo titolo iridato e dei successivi festeggiamenti: andò con degli amici a Tavullia a celebrare brindando e facendo cori.
Quei sorpassi entrati nella storia
Quando si cita Welkom 2004 non si può non parlare anche di Laguna Seca 2008, dove Valentino duellò con Casey Stoner in una gara di sorpassi e controsorpassi (indimenticabile quello sul Cavatappi) e Catalunya 2009 nella lotta contro Lorenzo. Il numero 46 racconta: “Tra queste tre, quella che mi ha fatto godere di più è stato Barcellona perché non c’era un altro punto o un altro modo per farcela, era proprio il massimo”.
Su Laguna Seca, invece, Rossi spiega che vincere lì era più importante di quanto potesse sembrare all’esterno: avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenere dietro il pilota della Ducati perché quello era il momento cruciale del campionato. Poi arriva il 2010, condizionato dalla caduta al Mugello e dalla frattura scomposta di tibia e perone dopo un allenamento con la moto da enduro. Da lì le cose hanno incominciato a prendere un’altra piega.
Il saluto di Vasco Rossi
Sul palco, infine, viene proiettato un video-messaggio di Vasco Rossi che spiega che gli sarebbe piaciuto essere presente alla festa per la straordinaria carriera del suo omonimo: “Ciao Vale! Ci hai fatto divertire, ci hai fatto impazzire, le gare non saranno più le stesse senza di te. Io ti abbraccio forte, ti voglio bene. E ti garantisco che si aprirà una nuova stagione che tu neanche immagini. Sarà un periodo bellissimo, diventerai padre che è un’esperienza straordinaria e poi… qualunque cosa tu ti metta a fare sarai sempre il migliore!“.
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