Con due GP ancora da disputare e in cui si gioca il titolo, Hamilton parla delle sue paure e di quanto vissuto già un anno fa
Due GP da vivere tutto d’un fiato, per capire chi sarà campione del mondo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Una sfida che dura da inizio stagione e che è stata vissuta in maniera intensa, non solo dai piloti ma da tutti gli appassionati della F1.
Un’annata che ha vissuto gli strascichi della pandemia da Covid-19 che ha praticamente sconvolto il mondo sportivo lo scorso anno, con continui cambi di calendario e gare senza pubblico. Stavolta però è andata decisamente meglio, con il pubblico che è riuscito a tornare sugli spalti per ammirare lo spettacolo della F1.
Covid che ha vissuto in prima persona lo scorso anno proprio Hamilton, che non partecipò al weekend di gara in Bahrein a causa della positività e che costrinse la Mercedes a chiamare al suo posto George Russell, che per poco non sfiorò una clamorosa vittoria. Oggi però, a un anno di distanza, The Hammer è lì a giocarsi il titolo. Ma con il Covid che continua a rimanere una minaccia costante sul paddock della F1, come dimostrano i casi di quest’anno, il più clamoroso quello di Kimi Raikkonen.
E proprio Hamilton è tornato a parlare della pandemia e del virus contratto esattamente un anno fa: “A casa sono ancora da solo – ha ammesso il britannico in una intervista ad Auto Motor und Sport – anche se le esperienze accumulate l’anno scorso consentono oggi di gestire meglio la situazione. Tuttavia, vivo con la costante paura. Ho già contratto il virus, ed è stata una delle esperienze più dure che abbia mai affrontato“.
E anche in questa stagione il pericolo di contrarre di nuovo il Covid c’è stato. E ora che si gioca il titolo nelle ultime due gare il timore è ancora più forte: “Alle persone accanto a me non importa se perdessero un giorno di lavoro – ha detto Hamilton – ma per noi piloti sarebbe decisivo. Vedo anche altri atleti che appaiono molto rilassati, e sembrano non aver particolari problemi se capitasse loro qualcosa. Per me è tutto molto strano. Oltretutto, la scorsa stagione il campionato era durato solo sei mesi, mentre nel 2021 si è esteso per quasi tutto l’anno. Le regole si sono un po’ alleggerite in alcuni settori, rendendo più facile essere negligenti e mettersi nei guai. Quindi bisogna sempre tenerlo a mente. Anche il mio modo di relazionarmi con le persone è cambiato rispetto al passato – ha concluso – ora mi tengo a distanza da tutti, e trattengo sempre il respiro quando ci sono le persone attorno a me”.
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