Il boss Red Bull Horner lancia nuove ombre sulla Mercedes. Che il team di Stoccarda abbia ritoccato il motore per allontanare i sospetti?
Per prendere in prestito le parole di Mattia Binotto, per fortuna che tra poco il mondiale finisce. Almeno per qualche settimana non si sentiranno più polemiche. Perché sì, il campionato 2021 sarà stato il più animato dall’inizio dell’era ibrida, ma lo spettacolo regalato dai vertici Mercedes e Red Bull è stato davvero di basso livello tra accuse reciproche e denunce di ipotetiche irregolarità. Ormai non si salta weekend che non ci sia un rimpallo di sospetti.
Il più scatenato, va detto, è Christian Horner, che probabilmente sentendosi vicino alla meta teme un colpo di coda delle Frecce Nere.
Delle immagini hanno cominciato a circolare
A quanto pare, in Qatar l’equipe energetica avrebbe prodotto delle foto relative all’alettone della W12 per dimostrare la sua eccessiva flessibilità con conseguente vantaggio nelle velocità di punta.
“Nei recenti appuntamenti la loro top speed era anomala”, ha argomentato il manager inglese, sorpreso però di come a Losail, di punto in bianco, le prestazioni di Hamilton e Bottas siano tornate in linea con quella della RB16B.
In pratica, velatamente ma non troppo, il dirigente del team con base a Milton Keynes ha ipotizzato che, spaventati dalle verifiche federali a seguito della loro denuncia, i rivali abbiano di corsa corretto o rimosso l’elemento illegale che portava benefici. “E’ incoraggiante che per la prima volta da Silverstone siamo stati in grado di eguagliare il loro spunto in rettilineo”, ha buttato lì sibillino, sostenendo che lo stesso Toto Wolff per difendersi aveva parlato di un propulsore Honda in crescita esponenziale. Quindi, frecciata conclusiva, il 48enne marito dell’ex Ginger Spice si è detto compiaciuto dell’intervento federale.
“Sono contento che vi siano dei controlli. In questo modo si potrà sradicare qualsiasi capacità di circumnavigazione”, la chiosa severa.
Chiara Rainis