La F1 ha superato l’ultimo step con Mazepin. Ora i genitori pagano pure i pezzi di ricambio per le monoposto dei figli.
Che la Haas non sia in perfette condizioni economiche non è una novità e che l’ingaggio del figlio di papà (senza offesa per nessuno) Nikita Mazepin sia avvenuto proprio per tentare di sanare le finanze della scuderia è altrettanto noto. Qui però si è andati ben oltre.
Sebbene si sia ancora lontani dalle manovre di Stroll Sr. che, addirittura per far andare avanti il pargolo Lance ha rivelato squadre a tutta manetta dalle formule minori alla classe regina, i russi non si sono risparmiati.
Stando a quanto riferito dal magnate Dmitry, la cui compagnia Uralkali è azionista di maggioranza del team fondato da Gene Haas, per agevolare l’aggiornamento dell’auto del suo ragazzo avrebbe allungato fior fior di banconote.
Sviluppo bloccato per focalizzarsi sul 2022
Seguendo l’ormai conosciuta strategia adottata da più o meno tutto il Circus, anche l’equipe statunitense ha reso pressoché nulle le evoluzioni sulla VF-21 per concentrarsi sulla wing-car che vedremo in azione l’anno venturo. Di conseguenza in occasione della rottura di un telaio, Gunther Steiner decise di affidare quello nuovo a Mick Schumacher.
Una scelta poco gradita a babbo Mazepin che ha così optato per pagare di tasca propria l’update per Nikita. “Con i vertici siamo convenuti che fosse giusto agire in questa maniera per dare pari chance ad entrambi”, ha dichiarato a Match TV.
Dal canto suo il 22enne oltre a reclamare la libertà di essere sé stesso con tutte le intemperanze del caso, ha avvisato i colleghi che il suo piano è di restare in F1 a lungo. “Andrò via solo quando avrò perso perso passione per lo sport”, ha commentato rimandando poi al mittente le “accuse” di essere ricco.
“Al contrario, vengo da una famiglia povera”, ha asserito. “Mia nonna doveva perfino mettere da parte del denaro per poter fare a mio papà un regalo per il compleanno”.
Chiara Rainis