Dopo tanti anni e tanti successi in MotoGP, a Valentino Rossi resta un obiettivo importante per il suo futuro nei motori
Il passato, il quarto di secolo (e oltre) trascorso nel Motomondiale, i nove titoli mondiali nelle due ruote, è ormai definitivamente consegnato ai libri di storia. Ora, completato il tour di addio alla MotoGP, per Valentino Rossi è arrivato il momento di pensare al suo futuro.
Di quello a breve termine, ovvero l’appuntamento della prossima settimana con la 100 km dei Campioni nel suo Ranch di Tavullia, dove fra l’altro si ritroverà a sfidare nuovamente lo storico compagno e rivale Jorge Lorenzo. Ma anche quello a lungo termine: la nascita della sua prima figlia, che arriverà a febbraio, e la nuova carriera nell’automobilismo.
E proprio in questa prospettiva il Dottore ha già fissato la scadenza per prendere una decisione: a gennaio, con la 12 Ore del Golfo in programma ad Abu Dhabi, alla quale prenderà parte anche in questa edizione. “La prossima gara nel Golfo sarà divertente, anche questa volta, ma mi aiuterà anche a capire quale campionato scegliere il prossimo anno”, ha spiegato il fenomeno di Tavullia.
Valentino Rossi, un sogno chiamato Ferrari
Il dilemma è tra due possibili campionati: “O il Fanatec o il Wec, quindi o la 24 Ore di Le Mans o quella di Spa, con le vetture Gt, però si tratta di capire con quale squadra”. Ce n”è una in particolare che stuzzica la fantasia del numero 46: “Stiamo parlando anche con la Ferrari: sarebbe bello, sarebbe un sogno, sarebbe fighissimo”.
L’obiettivo di Valentino Rossi sembra quello di farsi trovare preparato alla stagione 2023, quando nel Mondiale endurance debutterà la nuova categoria Hypercar, alla quale prenderanno parte alcuni tra i marchi più gloriosi del mondo. E lui vorrebbe essere della partita.
“Da quell’anno saranno inclusi tutti i big: Ferrari, Porsche, Audi, ci saranno tutti”, spiega. “È una grande sfida, ma fino a quel momento devo capire a che livello sono e quanto sono veloce. Nel frattempo ho ricevuto delle offerte eccezionali, ma questo non è il mondo della MotoGP, che capisco perfettamente. Ci sono molte incognite”.
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