Hamilton si prepara alla convivenza in Mercedes con Russell proponendosi come mentore nella stagione 2022.
C’è chi immagina che sarà guerra come fu con Rosberg nel 2016, ma lui, Lewis Hamilton, assicura che la stagione ventura che trascorrerà con George Russell in Mercedes, sarà di piena sintonia. Nessuna invidia per la sua gioventù e nemmeno pretese di continuare ad essere il numero uno in squadra come fatto con Valtteri Bottas che nel 2017 arrivò dalla umile Williams con poca esperienza e decisamente meno ambizioni del #63.
Sarà vero o tutta pretattica non lo sappiamo, di certo parlando a Motorsport.com il sette volte iridato ha detto di essere in una posizione diversa rispetto all’epoca e di essere soltanto desideroso di vedere il suo talentuoso connazionale avere successo.
“Quando deciderò di ritirarmi voglio che sia lui a prendere il mio testimone”, ha dichiarato con un po’ di sano nazionalismo. “Per questo nel periodo che trascorreremo assieme mi piacerebbe avere un influenza positiva su di lui”.
In pratica l’asso di Stevenage ha deciso di autopromuoversi a mentore. “Vorrei insegnarli come ci si muove nel team, come ci si confronta con i tecnici, piuttosto che con i dati e come si affronta la pista”, ha spiegato.
Sempre a proposito della futura coabitazione con il ragazzo di King’s Lynn, il 36enne ha escluso un bis del suo 2007 quando, imberbe, divise non senza screzi e malumori, il box con il campione in carica Alonso.
“Russell ha grandi doti, ma è altresì una persona molto rispettosa”, la sua riflessione. “Comunque sono certo che sarà veloce e desideroso di mostrare il proprio valore. Tutte cose normali quando si assume un nuovo ruolo”.
Ricordando come lui stesso nella famosa annata vissuta sul filo della tensione in McLaren ci tenesse a battere Fernando, il #44 ha esaltato l’approccio gagliardo alle corse di George. “Se non hai quella mentalità non sei un vincente”, ha chiosato Ham.
Chiara Rainis