Sulla testa di Max Verstappen e della sua Red Bull pende il rischio di una penalizzazione proprio nel momento decisivo del Mondiale di F1
Due Gran Premi alla fine, otto punti di differenza. Questi i numeri della volata mondiale di Formula 1, sempre più serrata, tra l’attuale capolista Max Verstappen e il campione del mondo uscente Lewis Hamilton.
Un duello talmente combattuto che minaccia di decidersi in extremis, sul filo di lana, forse per qualche colpo di scena inatteso. Come potrebbe essere la penalità che pende sulla testa del leader della classifica e della sua Red Bull.
Se infatti, fino a questo momento, i Bibitari avevano categoricamente smentito l’ipotesi di sostituire il motore sulla vettura del loro capitano nelle gare conclusive della stagione, proprio per evitare arretramenti sulla griglia di partenza, questo punto di vista sembra essersi ribaltato proprio sul più bello.
Verstappen potrebbe cambiare motore (ed essere penalizzato)
Lo ha affermato il plenipotenziario Helmut Marko ai microfoni del sito specializzato tedesco F1 Insider: “Al momento non è previsto un cambio di motore in Arabia Saudita. Se lo farà, avverrà ad Abu Dhabi“. A far cambiare idea alle Lattine sarebbe stato il loro fornitore di motore, la Honda, che teme rotture sul propulsore dell’olandese, che dopo questo fine settimana avrà già la bellezza di duemila chilometri sulle spalle.
Un po’ troppo, per poter garantire l’affidabilità anche nella tappa decisiva a Yas Marina. La scuderia di Milton Keynes si trova dunque ad affrontare un dilemma non da poco: rischiare l’esplosione della power unit e il conseguente ritiro nell’ultimo GP, oppure cambiarla e beccarsi cinque (o addirittura dieci, a seconda delle componenti sostituite) posizioni di penalizzazione sullo schieramento.
Un bel problema per Verstappen e la sua Red Bull. Mentre Hamilton, che la penalità l’ha già scontata in Brasile e dunque a Jeddah si ritroverà a disporre di un motore praticamente nuovo e super potente, se la ride…
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