Il circuito di Jeddah ha messo a dura prova il duo Ferrari, ma se Leclerc ha chiuso quarto, Sainz è stato eliminato al Q2.
Anche il sabato dell’Arabia Saudita ha sorriso soltanto metà alla Rossa. Nell’anonimato assoluto, ma aiutato dall’incidente occorso a Max Verstappen alla bandiera a scacchi, Charles Leclerc ha concluso le qualifiche in quarta piazza ad appena mezzo secondo dal poleman Lewis Hamilton. Un ottimo risultato, decisamente inaspettato se si considera il secondo di gap registrato nelle libere 3, ma altrettanto benvenuto in ottica gara anche se tenere dietro la Red Bull di Perez o le Alpha Tauri potrebbe non essere così semplice.
“Dopo i problemi avuti in Qatar contento di essere riuscito a mettere tutto insieme”, ha affermato il monegasco che aveva da farsi perdonare l’erroraccio nell’FP2. “Dopo quanto accaduto ieri non è stato facile prendere confidenza con la vettura”. Stando alle sue dichiarazioni, la paura di replicare il botto alla curva 22 lo ha bloccato. “Per un attimo nel Q3 l’auto ha scartato, ma per fortuna è andata bene”, ha confidato anticipando che in corsa partirà con il freno tirato per evitare di mettere troppo sotto stress la sua SF21. “Come passo però non abbiamo da indiviare nulla a nessuno”, ha voluto sottolineare il #16.
Ma se con lui il box Ferrari può sorridere, con Carlos Sainz ha molto da recriminare, specialmente se si pensa che lo spagnolo da subito è apparso a proprio agio sul veloce tracciato di Jeddah. Eliminato al Q2 per uno svarione scatterà dalla piazzola 15.
“In curva 11 è successo qualcosa che finora non mi era mai capitato”, ha spiegato il #55. “Ho perso la macchina all’improvviso, sono riuscito a non toccare il muro, però l’endplate dell’ala posteriore lo ha sfiorato”.
Il giro effettuato con l’aerodinamica disturbata gli ha impedito di entrare nella fase decisiva. “E’ un vero peccato perché una piccola sbavatura, ha prodotto danni importanti”, ha concluso rammaricato.
Chiara Rainis