Ancora per pochi giorni Presidente della FIA Todt rivela alcuni retroscena su Schumacher, oltre ad avvisare Hamilton e Verstappen.
Al termine del GP di Jeddah Jean Todt chiuderà la propria parentesi da capo della Federazione Internazionale. Ruolo ereditato dalle mani del compianto Max Mosley, travolto dallo scandalo a luci rosse dei festini a tema nazi.
“Si chiude un lungo ciclo della mia vita”, ha affermato a La Stampa a proposito del compito gravoso che lo ha visto passare attraverso la conversione dal motore termico a quello ibrido, lo sconfinamento verso nuovi Paesi per rendere la F1 sempre più planetaria, il tema dell’ambiente e dei diritti delle minoranze come bandiera di alcuni piloti.
La carriera del transalpino nel motorsport è stata finora un pot-pourri di impegni: da navigatore nei rally, a dirigente alla Ferrari, fino appunto a massimo rappresentante della FIA. Se quest’ultima funzione l’abbia saputa svolgere bene come le altre ce lo dirà il futuro. Di sicuro gli italiani al Cavallino lo hanno apprezzato eccome, visto che fu grazie a lui, allo stratega Ross Brawn e a Michael Schumacher che la scuderia di Maranello visse tra il 2000 e il 2004 uno dei suoi periodi più belli e vincenti.
E proprio sul Kaiser di Kerpen, ancora convalescente dopo l’incidente sulle nevi di Meribel del 29 dicembre 2013, il 75enne ha raccontato: “Lo vado spesso a trovare, vediamo insieme le gare alla tv. È in un momento difficile, ma so che non mollerà mai”.
Il legame con il tedesco è certamente molto forte. Fu lui infatti ad ingaggiarlo alla Rossa. “Volevo essere sicuro di avere il migliore in circolazione”.
Parlando del Circus glorioso il pensiero è andato ovviamente anche al mitico Frank Williams, scomparso domenica scorsa. “E’ stato un grandissimo dell’automobilismo. Quando arrivai in Italia nel ‘93 le sue macchine erano imbattibili. Rimase tetraplegico 35 anni fa per un incidente. Ho sempre ammirato il coraggio e la determinazione con cui continuò a coltivare la passione per i motori”, la sua riflessione.
Passando al presente e al duello iridato tra Hamilton e Verstappen, Todt ha dichiarato di aspettarsi una lotta serrata, ma nel segno della correttezza. “I due round conclusivi saranno tesi, per questo i controlli da parte nostra saranno severi”, ha tenuto a precisare.
Chiara Rainis
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