Fiato sospeso in F2 nella gara della domenica. Bruttissimo incidente al via per Pourchaire e Fittipaldi entrambi trasportati in ospedale.
Le immagini ci hanno fatto subito tornare alla mente il compianto Riccardo Paletti, scomparso a Montreal nel 1982 per un incidente del tutto analogo, e più recente il botto con protagonisti Sainz e Giovinazzi al secondo start del GP del Bahrain 2020, stoppato in precedenza per l’incendio sulla monoposto di Grosjean.
Domenica scorso a creare attimi di terrore è stato il circuito di Jeddah. Seconda e ultima manche del weekend per quanto riguarda la F2. La ART di Theo Pourchaire rimane ferma in griglia e viene centrata dalla Charouz di Enzo Fittipaldi. Immediatamente compresa la gravità dell’impatto viene sventolata la bandiera rossa e fatta entrare in pista l’ambulanza con entrambi i piloti trasportati al King Fahad Armed Forces Hospital.
Tutti e due sono rimasti sempre vigili, ma dopo le analisi effettuate al nosocomio è emerso che il brasiliano non potrà partecipare al round conclusivo di Abu Dhabi.
La voci dopo l’incidente dell’Arabia Saudita
A rassicurare i tifosi e il pubblico del motorsport per quanto concerne il francese, candidato ad un sedile Alfa Romeo fino all’ingaggio di Guanyu Zhou è stato proprio il boss dell’ex Sauber Frederic Vasseur.
“Ho parlato con lui mezz’ora dopo la gara”, ha spiegato il manager. “Ha effettuato i controlli di rito ed alcune radiografie e non ci sono problemi”.
Un messaggio è arrivato anche dal 18enne. “Al momento non so se la mia stagione sia finita. Ciò che importa, comunque, è l’infortunio di Enzo, a cui auguro un pronto recupero”.
E proprio del 20enne di Miami ha dato notizie il fratello Pietro. Meno fortunato dell’avversario, il nipote del grande Emerson ha rimediato la frattura del tallone destro. “E’ andata meglio del previsto”, ha scritto sollevato su Twitter il tester Haas, ringraziando tutto il personale medico e della FIA per il supporto.
Chiara Rainis