La doppia penalità inflitta a Verstappen non è andata giù a Red Bull che ora parla di atteggiamento bonario della FIA verso Mercedes.
Che scoppiasse il caos al termine del GP dell’Arabia Saudita era scontato. Con tutto quello che è successo è il minimo che potesse capitare. Se già nel corso della stagione, Mercedes e Red Bull se ne sono dette di tutti i colori, figuriamoci al termine di un evento che ha lasciato Hamilton e Verstappen appaiati in cima alla classifica.
Come ormai ci hanno abituato entrambe le scuderie, alla bandiera a scacchi è partito il ricorso alla FIA. In questo caso è stata l’equipe energetica a chiedere ai federali la rimozione della penalità inflitta post gara a Max per aver fatto brake testing a Lewis.
“Gli ingegneri hanno preparato la documentazione che dimostra come il nostro pilota stesse frenando in maniera costante”, ha dichiarato il talent scout Helmut Marko a Motorsport.com. “Inoltre è stato l’inglese a tamponarlo e non viceversa. Il contatto tra i due ha tagliato una delle due gomme posteriori della RB16B e da lì in poi è stato impossibile attaccare. La gara in sé è stata straordinaria, ma non siamo contenti e non accettiamo le decisioni del collegio”.
Con il suo piglio aggressivo e severo, anche questa volta il 79enne si è dimostrato piuttosto agguerrito. E d’altronde ha ragione. Dopo una pausa cominciata con l’avvio dell’era ibrida, Milton Keynes sente finalmente vicino un nuovo titolo.
Tra gli aspetti criticati dal team diretto da Christian Horner anche la seconda partenza che avrebbe visto Ham andare ben oltre le 10 monoposto di distanza dall’olandese prima di giungere alla sua piazzola. “A Budapest Vettel venne penalizzato in quanto con quell’approccio ci si prepara al meglio le coperture”.
Certo che il #33 risponderà pan per focaccia e ad Abu Dhabi sarà sempre e comunque aggressivo l’ex driver di Graz ha lanciato sibillina un’accusa di favoritismo. “A nostro avviso non siamo trattati alla stessa maniera della Stella”, le sue parole.
Chiara Rainis