Sebastian Vettel, al termine del primo GP in Arabia Saudita, se la prende con Kimi Raikkonen, che già era stato suo compagno di squadra alla Ferrari
Il primo Gran Premio che si è corso in Arabia Saudita è stata una gara indimenticabile piena di colpi di scena. Chi non è contenta del weekend appena trascorso è la Aston Martin, con i suoi portacolori Vettel e Stroll. Già il sabato durante le qualifiche non era andata bene con i due piloti fatti fuori nella prima eliminatoria, con il diciassettesimo e diciottesimo tempo.
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Per Sebastian Vettel è stata una gara da dimenticare, terminata prima del dovuto a sei giri dal termine: “I danni al fondo della vettura hanno reso molto difficile l’obiettivo di terminare regolarmente la corsa ed è stato un peccato, perché abbiamo perso la possibilità di lottare per la zona punti in modo corretto”, si è rammaricato il tedesco dopo la bandiera a scacchi.
Vettel dà la responsabilità a Raikkonen
Prima del fattaccio, il tedesco è stato coinvolto in ben due tamponamenti: il primo con il pilota giapponese della AlphaTauri Tsunoda, mentre il secondo con il suo ex compagno di squadra alla Ferrari, Kimi Raikkonen: “Le cose stavano andando per il verso giusto nella prima parte della gara: essendo partito diciassettesimo, mi sono inserito tra i primi dieci dopo le ripartenze”, racconta. “Mi ritrovavo davanti alle Ferrari, ma non avevo un buon ritmo e quindi ero costantemente sotto pressione. Poi Yuki mi ha colpito nella prima chicane e questo mi ha fatto cadere indietro nel gruppo. Poi c’è stato l’incidente con Kimi, che ha completamente distrutto la mia gara, con gli annessi danni”.
Il quattro volte campione del mondo se la prende con il comportamento di Iceman, che a suo dire avrebbe provocato il contatto: “Non c’era abbastanza spazio per due auto in quella curva, penso che Kimi avrebbe dovuto alzare il piede“, è l’analisi dell’ex ferrarista.
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