Il GP dell’Arabia Saudita non pare aver raccolto molti consensi. Tra i più critici Villeneuve che non ha risparmiato commenti amari.
I tanti incidenti e i pasticci della direzione gara visti a Jeddah hanno creato imbarazzo e perplessità all’interno del Circus. Il tipo di layout approvato dalla FIA e il caos nelle decisioni, comprese le comunicazioni sulle “offerte” ad un team, non hanno certo fatto fare bella figura ad uno sport che sta tentando di riprendersi dal tracollo degli ultimi anni in termini di credibilità.
E proprio su questo punto si è espresso Jacques Villeneuve definendo lo spettacolo regalato dall’evento arabo, degno di una corsa di kart a noleggio. “Da far rivoltare Frank Williams nella tomba”, ha affermato pungente ricordando il suo compianto boss dell’epoca del titolo nel 1997, appena scomparso.
E in effetti, al di là del grande movimento che c’è stato, di lati positivi da cogliere non se ne sono visti molti. Troppo show hollywoodiano, come lo ha definito il canadese, e poco spirito della massima serie.
“Quando vedi i team principal che gridano e fanno pressione sui commissari diventa davvero ridicolo”, ha aggiunto a proposito dei messaggi radio tra i vertici delle scuderie e Michael Masi, che ormai da qualche tempo, vengono mandati in onda.
“Per i fan forse è stato fantastico e questo gioverà al numero degli spettatori, ma secondo me stiamo iniziando ad allontanarci dallo sport”, ha considerato con cognizione di causa.
E come commentare l’accordo sull’ordine di partenza dopo la bandiera rossa? Qualcosa di anomalo e mai visto che ha stupito lo stesso figlio di Gilles. “E’ stato incomprensibile”, ha detto.
Per finire, su cosa dobbiamo attenderci nel finalone di Abu Dhabi il 51enne ha ammesso di sperare in un gran premio normale dove a vincere dovrà essere il migliore.
Chiara Rainis