Le prime due sessioni di prove a Yas Marina non sono state particolarmente positive per la Ferrari. I due piloti preoccupati.
Se la Rossa dell’ultimo round stagionale è quella che si è vista questo venerdì c’è poco da sorridere. Sainz e Leclerc sono stati trasparenti, o meglio non si sono mai mossi dalla parte bassa della top 10 registrando un gap da Red Bull prima e Mercedes poi, tra gli otto decimi e il secondo.
Vero è che si è lavorato in ottica 2022, ma per quanto riguarda il presente le notizie non sembrano essere confortanti. “E’ stato uno dei giorni più complessi della seconda parte del campionato”, ha sostenuto Carlos. “Sin dall’inizio dell’FP1 non mi sono sentito a mio agio con la macchina, il che è strano perché nelle ultime sei gare non avevo avuto problemi di tale sorte. Qui, però, per qualche motivo, forse a causa dei cambiamenti della pista e dell’asfalto, il set up non si è rivelato buono e io ho faticato”.
In pratica si è brancolato nel buio in Ferrari visto che anche al pomeriggio la situazione non è stata migliore. “Soltanto con una monoposto di nuovo bilanciata come lo era nelle ultime corse torneremo ad essere veloci”, ha asserito l’iberico.
Un po’ più soddisfatto del #55, Charles ha tuttavia individuato il bisogno di rimboccarsi le maniche per evitare di soccombere in qualifica.
“C’è ancora del lavoro da fare, soprattutto per quanto concerne il giro secco, comunque credo che saremo in grado di mettere insieme tutti gli elementi”, ha riconosciuto il monegasco mostrando maggiore ottimismo per quanto concerne la distanza. “Il passo gara pare solido”, ha commentato approvando alla fine i ritocchi fatti al tracciato per rendere la competizione più viva e meno a trenino come accaduto nelle edizioni precedenti.
Chiara Rainis