Qualifiche non esplosive per la Ferrari ad Abu Dhabi, eppure sia Leclerc, sia Sainz si sono detti ottimisti.
Nella sessione che decreta la griglia di partenza, il Cavallino ha confermato i valori espressi nei primi tre turni di libere. Sul tracciato di Yas Marina la Ferrari ha faticato sin dal venerdì, eppure entrambi i piloti hanno scelto di guardare al bicchiere mezzo pieno, minimizzando il peso di un gap dai migliori nell’ordine del secondo.
In particolare Charles Leclerc ha imputato ad un errore il magro settimo posto conquistato in qualifica. “Nell’ultimo tentativo a disposizione stava uscendo un giro speciale, però ho spinto troppo surriscaldando le gomme. Quindi nel settore finale sono stato lento. Un vero peccato”, la sua analisi non priva di recriminazioni visto che il compagno di squadra è riuscito a chiudere quinto. “Sapevamo di avere potenziale, di conseguenza è frustrante non essere stati in grado di fare ciò che era nelle nostre possibilità”.
Complimenti alle scuderie avversarie
Mentre il monegasco esalta la SF21, mordendosi le mani per la chance mancata, Carlos Sainz rende merito alla concorrenza, nella fattispecie a Perez e a Norris, giunti giusto davanti a lui.
“Ho fatto una buona tornata conclusiva anche se non perfetta. Per battermi Sergio e Lando hanno dovuto dare il 100%”, ha sostenuto lo spagnolo nel complesso soddisfatto delle proprie prestazioni con la scuderia di Maranello. “Ho sempre avuto fiducia in me stesso e nelle ultime 6-7 corse sono stato piuttosto veloce sfruttando al massimo il pacchetto”.
In ottica gran premio sono tuttavia diversi i pensieri a mettere in ansia il #55: innanzitutto la scelta della gomma soft per la partenza che potrebbe costringerlo ad essere più contenuto e meno aggressivo allo spegnimento dei semafori, in secondo luogo il timore di incidenti o imprevisti. Questo perché il team si sta giocando la terza piazza tra i costruttori e perderla in volata sarebbe veramente una beffa.
Chiara Rainis