Danilo Petrucci rivive alcuni momenti della stagione con molta amarezza. L’ultimo campionato in MotoGP ha portato risultati deludenti.
Il passaggio da Ducati a KTM per Danilo Petrucci è stato più difficile di quanto previsto. Ha concluso il suo ultimo anno in MotoGP al 21° posto, ottenendo il suo peggior risultato in dieci anni di carriera mondiale. Ha corso la sua ultima gara a Valencia e da gennaio intraprenderà la sua nuova carriera nella Dakar.
Resta l’amarezza a dover lasciare il paddock della classe regina, ma confessa come i risultati siano stati sin troppo carenti con la RC16. “Stavamo affrontando una stagione molto difficile in KTM e purtroppo dopo lo scorso anno pensavano che la moto sarebbe stata migliore. In realtà tutti hanno fatto un passo avanti, un grande passo, e abbiamo faticato”. Il feeling con la moto della casa austriaca non si è mai instaurato e c’è da ammettere che il supporto tecnico era tutto incentrato sui piloti ufficiali. “Nell’ultima parte della stagione le cose sono andate un po’ meglio, ma la fabbrica si è concentrata maggiormente sui due piloti ufficiali e non su di noi”.
Già a metà stagione era noto che Tech3 avrebbe fatto affidamento su Fernandez e Gardner dal 2022, i giochi erano ormai fatti e Danilo Petrucci ha dovuto guardare altrove, fino a trovare la soluzione della Dakar. “Ma non sono arrabbiato con nessuno, solo dispiaciuto di non poter essere più utile alla squadra”, ha concluso il pilota umbro. “Ognuno ha preso la decisione migliore per se stesso: la fabbrica, il pilota, la direzione. Ho cercato di fare il massimo fino all’ultima gara di domenica”.
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