Il GP di Abu Dhabi dello scorso weekend farà discutere a lungo. Per il fratello di Hamilton quanto successo non è da F1.
Le hanno permesso di dominare senza repliche dal 2014 al 2020, poi quando la Federazione Internazionale ha deciso di “staccare la spina” alla Mercedes, lo ha fatto in maniera plateale. Dal 2019 in avanti, la FIA si è inserita in maniera fin troppo pressante nelle gare, influenzandone il risultato. Alla fine Yas Marina è stato soltanto l’apice di un atteggiamento sempre più da protagonista del direttore di corsa Michael Masi che, da Spa in avanti, ha spesso preso decisioni opinabili.
Al di là dell’esito del GP di Abu Dhabi e del campionato in generale, per il futuro è assolutamente necessario un ripensamento del ruolo dei federali e dei commissari che, da troppo tempo, stanno intervenendo in maniera difforme e sconclusionata creando confusione tra gli spettatori e gli stessi piloti.
La protesta del fratello di Ham
Sentitosi tirato in causa come congiunto del driver perdente, Nicolas, spesso in passato nel box McLaren o della Stella per sostenere da vicino al sette volte iridato, si è sfogato scrivendo un post su Instagram molto duro contro l’organo giudicante che, in quanto tale, dovrebbe mantenersi sempre e comunque terzo.
“La Federazione ha infranto le sue stesse regole, il che è una vergogna per tutto il nostro sport”, le sue parole aspre.
“Ma nonostante siano stati maltrattati gli Hamilton sono rimasti umili nella sconfitta. Mio padre, il ragazzo che ci ha cresciuto, si è congratulato con Max e Jos. Le persone possono dire quello che vogliono, ma il gesto di mio padre dimostra che tutti i dubbiosi e gli odiatori si sbagliano. Anche se tutti conosciamo la delusione provata da Lewis, lui ha accettato con assoluta professionalità e dignità la sconfitta”, ha chiosato il 29enne con annessi complimenti a Verstappen per la corona appena vinta.
Chiara Rainis