La Ferrari è a buon punto con la lavorazione dell’auto 2022, ma il boss Binotto frena gli entusiasmi sulle chance di vittoria.
Dopo aver chiuso il mondiale 2021 al terzo posto costruttori per l’anno venturo, la Ferrari punta ad inserirsi nella lotta al titolo. Per questo, già alla vigilia della campagna appena archiviata, aveva deciso di sacrificare la SF21 per dedicarsi al progetto 2022, quello della rivoluzione tecnica e del ritorno all’effetto suolo che, almeno in parte, si spera rimescoli le carte.
Ecco dunque che, da zona Modena, arriva notizia che un telaio sia già stato prodotto, così come siano stati avviati i crash test.
“Con la macchina siamo in continuo sviluppo”, ha dichiarato a Motorsport.com il boss Mattia Binotto, entrando poi nel dettaglio. “Sull’aerodinamica stiamo ancora lavorando, mentre lo chassis è in opera e il cambio è in fase di omologazione-Pure sul fronte verifica della tenuta siamo messi bene”.
Insomma, un avvicinamento alla nuova stagione che sta procedendo liscio come l’olio. L’augurio, ovviamente è che una volta in pista non crolli tutto il castello di aspettative creato nel corso di questi mesi.
“Per quanto riguarda il motore la prestazione raggiunta verrà congelata”, ha proseguito nella riflessione l’ingegnere italo-svizzero, ricordando come fino al 2025 le power unit (punto debole del Cavallino negli ultimi campionati) saranno freezate. “Ci stiamo quindi concentrando sull’affidabilità, ma i tempi sono molto stretti, perché per produrre alcuni pezzi ci vogliono diverse settimane”.
In sintesi, a febbraio vedremo in azione la monoposto in produzione adesso in fabbrica. Solo in un secondo momento si penserà alle evoluzioni.
E giusto per stroncare le voci che vorrebbero la Rossa se non favorita, da vertice della classifica, il dirigente ha messo non una, bensì due mani avanti. “Onestamente non credo che saremo all’altezza dei più forti. La speranza è di contare sulla continua crescita e su una squadra che vedo unita e che sta lavorando bene per avvicinarci un altro po’ e tornare a competere con loro”, ha concluso drastico.
Chiara Rainis