Marco Melandri ospite della live di Valsecchi lancia l’ipotesi di complotto dopo aver analizzato il tumultuoso finale di stagione tra Max Verstappen e Lewis Hamilton
In settimana è andata in onda l’ultima puntata di “Chiacchiere da Box”, una programma realizzato nelle live Instagram del profilo del commentatore di Sky Sport F1 Davide Valsecchi che, insieme all’ex pilota Marco Melandri, ha commentato quanto accaduto nell’ultimo Gran Premio della stagione 2021 di Formula 1, che ha visto vincere ad Abu Dhabi l’olandese Max Verstappen.
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Melandri: “Al giorno d’oggi mai dire mai”
Tutto ha avuto inizio con l’ingresso in pista della safety car a causa dell’incidente del pilota Williams Nicholas Latifi. Con essa la gara di Verstappen ha preso un’altra piega: l’olandese si ritrova infatti avvantaggiato dal pit stop effettuato, nel corso del quale ha sostituito le gomme montando le morbide, mentre il britannico della Mercedes aveva le dure.
Un tempismo provvidenziale, dunque, per il pilota della Red Bull. Forse troppo. Questa situazione a Melandri ha fatto infatti tornare alla mente un episodio del passato: il Gran Premio di Singapore 2008, quando il team principal della Renault, Flavio Briatore, ordinò al suo pilota Nelson Piquet Jr di provocare appositamente un incidente in modo da far entrare in pista la safety car e favorire la vittoria del suo compagno di squadra Fernando Alonso.
Il sospetto è chiaro, dunque: c’è stato un complotto anche in questo caso? Durante la live l’ex pilota motociclistico lo ha adombrato, tra il serio e il faceto: “Davvero, non è colpa di nessuno se uno l’ha tirata nel muro a pochi giri dalla fine. Non è stata una situazione come quella di Briatore con Piquet Junior. O magari Latifi e Verstappen si sono messi d’accordo, ma non credo dai, non voglio pensare a questa cosa. Però al giorno d’oggi mai dire mai…”. Un paragone strano dato che la Williams è motorizzata Mercedes e, se dovesse proprio dare una mano a qualcuno, sarebbe più logico che aiutasse il team di Wolff.
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