Un podio e tanto spettacolo in pista per Alonso, che ha surclassato Vettel. Bella l’ultima stagione di Raikkonen, peccato per Giovinazzi. Rimandato Schumacher
Detto di Mercedes, Red Bull, ma anche di Ferrari e McLaren, le pagelle del 2021 si concludono con le altre scuderie, che hanno animato questo campionato. Tra tutte ovviamente una menzione va fatta su Alpine.
C’era tanta attesa per la macchina francese, che agguanta sì il quinto posto in classifica costruttori ma che si vedere solo a sprazzi, e chiude in crescendo. Spicca ovviamente il ritorno di Fernando Alonso (da 8 in pagella), che riesce anche per una sola volta a riaffacciarsi dal podio. Ha avuto alti e bassi nel confronto in casa con Esteban Ocon (6.5 soprattutto per la vittoria in Ungheria), ma l’asturiano punta decisamente al 2022 per tornare nei piani alti. Lui intanto ha fatto capire che la classe c’è sempre.
C’è, ma molto molto nascosta, anche in Sebastian Vettel (voto 5), che sperava dopo un paio di annate storte in Ferrari di tornare a buoni livelli. E invece ha faticato terribilmente fin dall’inizio. Solo qualche lampo, poi è tornato quello visto (purtroppo) con la Rossa nel 2020: depresso. Non che Lance Stroll abbia fatto meglio, anzi (voto 4.5). Il cocco di papà ha perso il confronto diretto, inoltre non ha mai brillato per tutta la stagione.
Bella la stagione di Pierre Gasly (voto 7), che soprattutto nell’ultima parte si è messo spesso in evidenza nelle prime posizioni. Sul giro secco è un portento, in gara ha patito spesso, ma comunque il podio di Baku vale tanto in una stagione come la sua. Ci sta provando a rimettersi in gioco per un team superiore, se continua così può farcela.
Dovrà ancora lavorare parecchio invece Yuki Tsunoda (voto 6), che è partito sorprendendo tutti ma poi ha un po’ visto sgonfiarsi l’entusiasmo intorno a lui. Ha pagato dazio all’esperienza del compagno, si è svegliato nel finale, chiudendo con un quarto posto che fa ben sperare per il suo futuro.
Pochi risultati di rilievo, a dire la verità, ma quanta battaglia in pista e quanti sorpassi per Kimi Raikkonen (voto 7), che alla sua ultima stagione non ha risparmiato al pubblico i suoi pezzi forti. I duelli con Alonso e Vettel hanno fatto tornare tutti nel passato. Mancherà davvero uno come lui, soprattutto fuori dalla pista.
Mancherà anche Antonio Giovinazzi (6.5), che non ha ottenuto grandi risultati, anche per colpa di tattiche scellerate del suo box, che lo ha messo praticamente in difficoltà fin da subito, sapendo che non sarebbe rimasto. Lui ce l’ha messa tutta, alcune qualifiche rimarranno storiche per l’italiano, visto il mezzo che guidava. Di certo, dopo un anno in Formula E, meriterebbe un’altra chance.
Un secondo posto d’ufficio a Spa, ma George Russell comunque (voto 7) ha fatto vedere cose importanti. Il tutto con una Williams ancora non all’altezza, ma che in mano all’inglese in alcune circostanze ha fatto meraviglie, almeno in qualifica. Il prossimo anno il grande salto in Mercedes accanto a Hamilton. Vedremo davvero di che pasta è fatto il ragazzo, ma sembra davvero buona!
C’è poi chi si è fatto notare solo per il botto che è costato il Mondiale a Hamilton. Nicholas Latifi (voto 4) è da bocciare senza se e senza ma, come Nikita Mazepin (voto 4), praticamente odiato da tutti nel paddock per le sue manovre in pista. Va bene l’inesperienza, però… Chiusura con Mick Schumacher (voto 5): ci si aspettava qualcosina di più, anche se la Haas era tutt’altro che competitiva. Il prossimo anno però deve fare un primo step di crescita importante.
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