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Formula 1

Horner svela il retroscena: “Mercedes ad Abu Dhabi con un avvocato”

Published by
Chiara Rainis

Un inquietante dettaglio svelato dal boss Red Bull Horner getta ancora più ombre sul movimento weekend di Yas Marina della F1.

Christian Horner (©Getty Images)

Più passa il tempo, più si infittisce il mistero di quanto avvenuto una settimana fa ad Abu Dhabi.  Il GP che ha decretato la vittoria iridata di Verstappen è stato teatro di ogni genere di episodio al limite. Se gli accadimenti in pista e in “cabina di regia”, lo abbiamo visto tutti, altro si è verificato al buio. Qualcosa che, se confermato, potrebbe far sorgere domande e perplessità.

Stando a quanto riferito dal team principal della Red Bull Christian Horner nel paddock dell’isola di Yas avrebbe fatto la sua apparizione pure tale QC Harris, avvocato di grido al soldo della Mercedes.

Ma per quale motivo una scuderia di F1 deve chiamare un legale in sede di gara? A Stoccarda avevano paura? Oppure c’era forse nell’aria che l’ultimo round del mondiale avrebbe visto accadere episodi anomali?

Il racconto del boss degli energetici

Ad oggi da parte dei tedeschi non vi è stata alcuna replica di conferma o smentita. In ogni caso vi proponiamo le parole del manager britannico secondo cui, nell’ormai famoso infuocato post gran premio, quando sia lui, sia il progettista Adrian Newey sono stati richiamati negli uffici dei commissari per discutere degli avvenimenti della corsa, la Stella avrebbe mandato avanti il suo rappresentante per intimidire il collegio.

“L’ultima volta che lo avevo visto era il 2013. Allora l’equipe era in causa con la Pirelli. Non è comunque membro del loro organico, quindi spero che la Federazione intervenga per il futuro, per evitare che vengano tirati in ballo avvocati esterni”, ha commentato al quotidiano Telegraph.

Sempre seguendo le esternazioni del 48enne, la squadra gestita da Wolff avrebbe anche rifiutato di prendere parte ai classici festeggiamenti di chiusura, malgrado l’ottavo sigillo costruttori appena portato a casa. “Sotto il podio non c’era neppure un loro meccanico”, ha detto. “Ogni era è destinata a concludersi e non accettare un simile epilogo lo trovo deludente”, ha poi lanciato una frecciata ai rivali.

Podio F1 Abu Dhabi (©Getty Images)

Chiara Rainis

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