L’ingerenza della FIA sui risultati in pista ha fatto andare su tutte le furie il boss Mercedes Wolff che ora lancia una proposta.
Chi di chiacchiere ferisce, di chiacchiere perisce. Se n’è accorto Toto Wolff che, dopo aver contribuito all’evoluzione mediatica della F1, sta ora mostrando dei ripensamenti.
Il team principal che più di altri amava andare davanti alle telecamere a sfoggiare sorrisi e apparente diplomazia, si è trovato ad avere a che fare con qualcuno di ancor più vanitoso come il responsabile di corsa Michael Masi il quale, mettendo tutto in piazza ha finito per fargli fare brutta figura.
Tanto per citarne una, quella di Abu Dhabi, dove il boss viennese domandava incessantemente e con animazione al federale di non far ripartire il GP dopo la Safety Car.
La richiesta del capo Mercedes
Riconoscendo i dovuti meriti a Verstappen e alla Red Bull per il successo nella classifica piloti, lo spettacolo offerto dalla massima serie a Yas Marina è stato a dir poco indecoroso. Per questo il delegato sportivo di Liberty Media Ross Brawn, tra l’altro alla sua ultima apparizione ufficiale essendosi dimesso per andare in pensione, ha suggerito di abolire le comunicazioni pubbliche tra i box e la “regia”.
Un’idea che ha trovato l’austriaco pienamente d’accordo. “La penso come lui, ma è ugualmente colpa nostra, perché entrambi avevamo dato il nostro ok alla trasmissione per trasparenza e per far aumentare il divertimento”, ha fatto il mea culpa a Motorsport.com.
Dunque, troppa libertà ha creato un danno, perché in questa maniera quanto c’è di sporco o dubbio nello svolgimento degli eventi, diventa patrimonio comune. “Siamo andati oltre”, ha riassunto il 49enne.
“Dobbiamo tornare indietro”, ha sostenuto allarmato chiedendo il silenzio e l’assenza di pressioni da parte dei vari muretti verso la direzione (strano che arrivi proprio da lui!). “Quest’anno si è parlato troppo. Al massimo in futuro dovranno esserci indicazioni”, ha chiosato.
Chiara Rainis