Davide Brivio spiega che in Yamaha non tutti erano convinti dell’ingaggio di Valentino Rossi. L’operazione poteva persino saltare, ma è finita bene.
Yamaha ha voltato pagina anche grazie al successo di Fabio Quartararo nel 2021, ma rimane grande la riconoscenza nei confronti di Valentino Rossi.
La casa di Iwata deve molto al pesarese, che nel 2004 la riportò in trionfo nella classe regina del Motomondiale dopo un digiuno di dodici anni. Quattro i titoli piloti vinti assieme e tante gioie provate durante la collaborazione.
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Brivio sul passaggio di Valentino Rossi in Yamaha
Davide Brivio ha avuto un ruolo molto importante nel trasferimento di Rossi dalla Honda alla Yamaha. Non fu una trattativa semplice e in un’intervista a Motorsport.com ha raccontato che all’interno della casa di Iwata non tutti erano convinti dell’operazione:
«Inizialmente Yamaha non voleva ingaggiare Valentino. C’era chi riteneva che in caso di vittoria tutti avrebbero pensato che i meriti sarebbero stati suoi, invece in caso di sconfitta sarebbe stata colpa della moto. Ma nel giugno 2003 è arrivato Masao Furusawa come leader del progetto e ha convinto il presidente Yamaha a ingaggiarlo».
Nell’azienda dei tre diapason qualcuno ha pensato che prendere il Dottore potesse comportare qualche problema, per fortuna poi ha vinto la linea Brivio-Furusawa. Senza ingaggiare Rossi, chissà quando Yamaha sarebbe tornata in vetta. L’anno prima del suo arrivo, zero vittorie e solo un podio. La situazione era difficile ed è stato giusto prendere colui che era il migliore in quel momento. Nessun pentimento, visti i risultati eccellenti.