Dopo circa un anno e mezzo di ricovero a seguito dell’incidente in handbike Zanardi è stato finalmente dimesso. L’annuncio sul sito della BMW.
Era il 19 giugno del 2020, località Pienza, provincia di Siena. Alex Zanardi sta partecipando ad una manifestazione di handbike a sostegno di tutti gli atleti in crisi per l’emergenza pandemica e i lunghi mesi di confinamento. A un certo punto perde il controllo del suo mezzo, cade. Dall’altro lato della strada, piuttosto stretta, sopraggiunge un camion che non riesce a schivarlo e lo centra in pieno.
E’ l’inizio di un nuovo calvario. Il secondo dopo il trauma del Lausitzring dove nel 2001 lasciò entrambe le gambe.
Dopo mesi di coma e una lunga riabilitazione, qualche buona notizia sembra arrivare.
Come riferito dalla moglie Daniela tramite il sito ufficiale BMW di cui il pilota e campione paraolimpico è ambasciatore, da qualche settimana è rientrato nella sua abitazione. “Abbiamo aspettato a lungo questo momento e siamo molto felici che sia stato possibile adesso, anche se per il futuro sono previsti ulteriori soggiorni temporanei in cliniche specialistiche”, si legge sulla nota che fa intendere come il cammino verso la normalità non sia ultimato.
Abituato al calore dei tifosi e alle manifestazioni d’affetto, l’ex F1 e IndyCar si è trovato a dover gestire questo periodo complicato in condizioni se vogliamo più estreme a causa del Coronavirus.
“Per un anno e mezzo ha avuto intorno a sé solo persone con mascherine e dispositivi di protezione e le visite erano molto limitate”, prosegue il comunicato. “Ora può godere del calore famigliare visto che siamo con lui per tutto il giorno”.
Quali siano però le reali condizioni del 55enne non è dato sapersi. Le ultime informazioni diffuse nel mese di luglio lo volevano in netto miglioramento, ma ancora non in grado di parlare.
Chiara Rainis